L’insieme delle attrezzature presenti nel Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A., consente una efficace cooperazione fra professori, allievi e tecnici, con la possibilità di sviluppare nuovi studi e ricerche finalizzati alla preparazione di tesi di laurea, tesi di Master e tesi di dottorato, nonché alla stesura di pubblicazioni scientifiche, anche in collaborazione con altre Università ed Enti di Ricerca Italiani e Stranieri.
Oltre alle attività interne all’Università, considerata l’elevata sismicità che caratterizza la nostra area, gli studi che si svolgono presso il Laboratorio di Strutture possono fornire un significativo apporto allo sviluppo scientifico della nostra nazione nel campo della mitigazione del rischio sismico. È infatti noto che, uno dei problemi fondamentali per la mitigazione del rischio sismico riguarda la ricerca delle condizioni di rischio e degli interventi finalizzati a minimizzarne l’impatto, come ad esempio la costruzione di nuovi edifici con criteri antisismici e la riduzione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti. Questa ricerca ha permesso nel tempo una notevole evoluzione dei criteri di progettazione e di costruzione dei manufatti. Tuttavia, il vero “collaudo” della bontà dei nuovi metodi di calcolo numerico e di realizzazione si ha solo in presenza di un terremoto. Poiché, non è possibile attendere eventi sismici reali per avere una più chiara comprensione dei comportamenti strutturali in presenza di un sisma, diventa fondamentale effettuare simulazioni e ottenere risposte attraverso la sperimentazione di modelli appropriati anche in grande scala.
Il Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A. è sotto la responsabilità della Prof.ssa Marinella Fossetti, professore associato nel settore scientifico-disciplinare ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni.
I Decreti legati alle attività organizzative del Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A. risultano:
Il Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A. è dotato di strumentazioni di alto livello tecnologico con caratteristiche peculiari a livello internazionale che rendono possibile l’esecuzione di indagini sperimentali anche su strutture in scala reale.
Si mostrano a seguire alcune delle attrezzature presenti nel Laboratorio di Strutture per ciascuna delle sezioni già esibite nella sezione di presentazione del Laboratorio.
Il sistema di contrasto Strong Floor – Reaction Wall del L.E.D.A., nasce da una progettazione scaturita dall’analisi critica di laboratori simili esistenti. In particolare, il laboratorio ELSA (European Laboratory for Structural Assessment) del JRC (Joint Research Centre), uno dei più importanti laboratori al mondo dotati di grande strutture di reazione per test pseudo-dinamici, è stato considerato come punto di riferimento.
Sistema di contrasto – Strong Floor – Reaction Wall
Il muro di reazione è alto 14 m e si configura come il secondo muro più alto d’Europa ed il sesto al mondo. Il Reaction Wall presenta un sistema costruttivo a cassone con una sezione orizzontale rettangolare di dimensione di circa 14.00 ´ 4.00 m. dal piano di calpestio del Laboratorio, e si sviluppa in altezza su quattro impalcati con interpiano pari a circa 3.50 m. Per garantire l’ispezionabilità del muro e facilitare le operazioni di montaggio e smontaggio dei dispositivi da agganciare alla parete, nonché il passaggio e l’alloggiamento del sistema impiantistico, sono presenti delle aperture lungo il setto longitudinale posteriore del muro larghe 1.00 m e alte circa 1.90 m e delle aperture quadrate lungo il setto longitudinale anteriore di lato 0.25 m. All’interno del muro di reazione, nei setti trasversali e nelle solette di piano, sono presenti ulteriori aperture opportunamente predisposte. Anche lo Strong Floor è stato realizzato con un sistema costruttivo a cassone. L’altezza del cassone è pari a 5.00 m ed è caratterizzata da una piastra di base e da una piastra di piano dallo spessore di 1.00 m. In pianta lo Strong Floor presenta dimensioni di circa 34.00 ´ 14.00 m (incluso la sezione trasversale del muro), ed è divisa in due porzioni rispetto al Reaction Wall: la parte anteriore di dimensioni si 20.00 ´ 14.00 m e la parte posteriore di dimensione di 10.00 ´ 14.00 m. Sia il Reaction Wall che lo Strong Floor sono post-tesi attraverso un sistema di armatura da precompressione costituito da barre Dywidag e trefoli. I setti esterni dello Reaction Wall e la piastra superiore dello Strong Floor sono dotati di fori Ø 65 mm, disposti ad interasse di 1.00 m per garantire l’ancoraggio del set-up di prova attraverso operazioni di montaggio e smontaggio di piastre e tirafondi.
La centrale oleodinamica, della Bosch Rexroth, è comune sia al Laboratorio di Dinamica Sperimentale che al Laboratorio di Strutture.
Essa è composta da un serbatoio di elevate capacità, da diversi gruppi moto-pompa principali a servizio dell’alta dinamica, da un gruppo moto-pompa per le prove di pseudo-dinamica, da diversi gruppi di ricircolo filtrazione e scambio termico, da un sistema di raffreddamento dell’acqua a circuito, da un armadio elettrico contenente il PLC (Programmable Logic Controller) per la gestione della stessa centrale, da tubazioni (rigide e flessibili) e dai blocchi (manifolds) di distribuzione e sezionamento e da diversi gruppi di accumulo.
Nella figura è mostrato il gruppo moto-pompa della centrale idraulica a servizio delle prove di pseudo-dinamica
I servoattuatori a servizio della sistema di contrasto, sono stati realizzati dalla Bosch Rexroth e sfruttano diverse tecnologie disponibili per ridurre drasticamente l’attrito di primo distacco (effetto noto anche come stick-slip). I servoattuatori presentano una tipologia costruttiva a doppio stelo, snodo sferico del tipo “senza gioco” su entrambe le estremità del cilindro, cella di carico (posizionata tra stelo e snodo sferico) dimensionata per la forza a pressione massima, sensore di posizione digitale incorporato con risoluzione micrometrica, riga ottica esterna per misurare l’effettivo spostamento e per la chiusura dell’anello di controllo e servovalvola ad alte prestazioni da 30 litri al minuti per il cilindro da 500 kN e da 60 litri al minuto per il cilindro da 1000 kN. Le servovalvole consentono di lavorare in campo dinamico fino a frequenze di 100 Hz e consentono anche l’esecuzione di prove di fatica. Inoltre è presente una servovalvola ad alta portata da 300 litri al minuto che consente di eseguire prove di fatica a frequenze più elevate.
Servoattuatori ibridi per prove pseudo-statiche, pseudo-dinamiche e di fatica
Forza
[kN] |
N. | Stroke
[mm] |
Velocità massima
[mm/sec] |
250 | 1 | +/- 500 | > 22 |
500 | 2 | +/- 500 | > 25 |
1000 | 4 | +/- 500 | > 25 |
Banco per la taratura dei servoattuatori
Per la taratura dei servoattuatori ibridi è presente un banco apposito, costituito da:
– telaio rigido per il montaggio degli attuatori da 500 kN e da 1000 kN
– cella di carico dimensionata per carichi fino a 1000 kN
Nel banco di taratura la forza misurata dalla cella di carico viene confrontata con quella misurata dai trasduttori di pressione dei servoattuatori per ricavare la correlazione.
I servoattuatori sono gestiti dalla centrale idraulica interfacciata con l’utente tramite un PC connesso al sistema di controllo RT3-S prodotto dalla Trio Sistemi e Misure. Il controllore RT3 permette la gestione completa dell’apparecchiatura di prova, dall’impostazione dei parametri di configurazione ottimali, all’esecuzione dei test e alla misura e registrazione dei dati acquisiti che possono essere successivamente
Sistema di controllo Trio sistemi RT3–S
Il controllore RT3 è costituito da un sistema embedded gestito da un applicativo software, sviluppato in ambiente Labview che opera in Real Time e si interfaccia tramite link di rete ethernet con un PC in ambiente Windows XP. Nel sistema RT3 sono integrati i moduli elettronici che consentono il condizionamento dei trasduttori, il pilotaggio delle servovalvole e la gestione delle apparecchiature idrauliche sulla base delle specifiche caratteristiche dell’applicazione finale.
L’acquisizione degli spostamenti può avvenire tramite sensori laser e trasduttori di posizione analogici. Per entrambi, il sistema di acquisizione, è garantito attraverso dei cavi di alimentazione che connettono i trasduttori al sistema di controllo con il quale è possibile acquisire i dati impostando una predefinita frequenza di campionamento. La trasmissione dei segnali proveniente dai sensori di misura all’unità centrale è di tipo digitale. In tal modo è possibile garantire la totale assenza di disturbi nella trasmissione dei dati e quindi l’assenza di errori nella misura delle grandezze rilevate sperimentalmente
Acquisizione degli spostamenti
Sensori Laser luchsinger serie optoNCDT 1302 con campi di misura di 200 mm, linearità max. 40 µm, risoluzione max. 4 µm, velocità di misura 750 Hz e uscita analogica scalabile.
Trasduttore di posizione analogici Balluff Micropulse BTL7-A/E501-M, con campo di misura da 0 a 500 mm.
Tra le attrezzature più significative presenti nella sezione “Materiali” del Laboratorio, si evidenzia l’attuatore Rexroth da 2000kN che consente di eseguire una serie di prove statiche su componenti strutturali (elementi di travi, di parete, di colonne, di nodi, etc.) al fine di qualificare soluzioni tecnologiche tradizionali e innovative. L’attuatore è un sistema servo-idraulico operante sia a controllo di forza che a controllo di spostamento ed è caratterizzato da una corsa massima pari a 10 cm e da uno snodo che permette la corretta ripartizione del carico sul provino. L’attuatore è fissato ad un telaio di contrasto.
Attuatore Rexroth da 2000 kN per prove su componenti strutturali
Il sistema di azionamento dell’attuatore servo-idraulico è garantito da una centralina oleodinamica costituita da: un serbatoio di olio di capacità di 100 litri, blocchetto completo di servo valvola, valvola regolatrice di pressione, filtro in mandata da μ 6, pompa ad ingranaggi esterni da 16 litri/min – pressione di esercizio 250 bar, scambiatore di calore ad aria, motore elettrico da 10 kW, quadro elettrico di comando, comprensivo di PLC programmato alle funzioni degli attuatori oleodinamici. Il servo-attuatore è interfacciato con l’utente tramite un PC connesso ad un sistema di controllo dotato di un software RT3 prodotto dalla TRIO Sistemi e Misure Srl, analogo a quello utilizzato nella sezione “Componenti e strutture in scala reale” dello stesso Laboratorio. Anche il sistema di acquisizione degli spostamenti è analogo a quello utilizzato nella sezione del Laboratorio precedentemente descritta. Inoltre è presente un ulteriore sistema di acquisizione costituito da comparatori digitali con risoluzione di 0.001 mm (ABSOLUTE Digimatic ID-S, modello S43- 7908”) che inviano i dati attraverso un sistema Wireless costituito da emettitore U-WAVE-T ed ricevitore U-WAVE-R.
Si mostrano a seguire alcune delle attrezzature presenti nella sezione “Materiali” del Laboratorio per eseguire la qualifica di strutture e infrastrutture secondo la L.1086/71 e il D.M. 14/01/2008.
Pressa da 3000 kN, motorizzata con Servotronic
La macchina consente l’esecuzione di prove per la determinazione della resistenza a compressione su provini cubici e su provini cilindrici, nonché la determinazione del modulo elastico secante a compressione. Essa è composta da un telaio a quattro colonne, piastre di carico e sistema idraulico. La macchina è completa dell’unità di comando servoassistita per rendere completamente automatica la prova in tutte le sue fasi di acquisizione, visualizzazione, elaborazione dati, compresa la regolazione del gradiente di carico e software per la stampa dei risultati.
Rettifica spianatrice
Utilizzata per la spianatura e rettifica di provini cubici e cilindrici di calcestruzzo, laterizi, pietre naturali, etc. Essa è composta da una struttura in acciaio che supporta la testa abrasiva, la vaschetta di raccolta e decantazione refrigerante con elettropompa e il carter di protezione dagli spruzzi dell’acqua. I provini sono fissati mediante appropriate staffe che assicurano l’accoppiamento ed il bloccaggio. La discesa della testa abrasiva è automatica, con una regolazione con avanzamenti minimi di 0.05 mm.
Vasca per la stagionatura dei provini di calcestruzzo
La vasca di maturazione viene utilizzata per la stagionatura di provini in camera climatizzata ad umidità e temperatura costante. La vasca è costituita da una struttura in lamiera di acciaio, sottoposta al trattamento anticorrosione mediante totale zincatura a caldo. Completa di griglia alla base è fornita di termoregolatore con resistenza riscaldante a immersione.
Tavolo vibrante 800 x 400 mm
Utilizzato per compattare in laboratorio i provini di calcestruzzo. Il tavolo è realizzato con una robusta lamiera di acciaio, provvista di motovibratore elettrico con 3000 vibrazioni/minuto. È possibile regolare l’intensità vibrante agendo sulle masse eccentriche. Il tavolo è provvisto di staffe di fissaggio, quadro comandi e interruttore a pedale.
Piano di riscontro
Piano di riscontro per la verifica della planarità di provini di cls, laterizi, pietre naturali, etc. Il piano è costituito da un blocco 632x400x73 mm in granito nero, con superficie opportunamente lappata che oltre a garantire notevoli precisioni, consente ottimi risultati nello scorrimento dei campioni cilindrici. Il piano presenta un grado di accuratezza 00 in accordo con DIN 876 ed essendo in granito garantisce la stabilità dimensionale nel tempo, la stabilità termica, la durezza, la resistenza all’usura e la resistenza all’ossidazione. Il piano poggia su dei piedini sorretti da un’incastellatura in acciaio. I piedini sono regolabili in altezza per poter mettere in bolla lo stesso piano.
Mescolatrice asse verticale da 100 litri
Utilizzata per preparare impasti di malte e calcestruzzi. Essendo la mescolatrice ad asse verticale, ingloba meno aria durante la fase di mescolatura, richiede un tempo inferiore e assicura una perfetta omogeneità anche a miscele aventi una bassa percentuale di acqua in rapporto al cemento utilizzato.
Telaio per pesate idrostatiche
Impiegato per determinare il peso specifico del calcestruzzo indurito, inerti e materiali solidi in genere. Esso è costituito da telaio di supporto a ponticello con tirante a gancio, piattaforma mobile dove si appoggia una vasca regolabile verticalmente tramite manovella, per pesate sia in acqua che in aria, cestello inox e bilancia elettronica con gancio inferiore.
Apparecchio di Vicat automatico computerizzato tropicalizzato
L’apparecchio viene utilizzato per determinare il tempo di inizio e fine presa di un legante idraulico. Realizzato con componenti anticorrosivi e tropicalizzati, per utilizzo in ambiente a umidità e a temperatura controllata come richiesto dalle Normative. Effettua l’intera prova in modo totalmente automatico assicurando pertanto risultati di assoluta precisione e ripetibilità.
Stampi e Vaschetta Le Chatelier
Gli stampi Le Chatelier vengono utilizzati per determinare la stabilità (espansione) dei provini di cemento sia in acqua fredda che in acqua bollente.
La vaschetta Le Chatelier, viene utilizzata per riscaldare fino all’ebollizione gli stampi Le Chatelier immersi in acqua. La camera interna è in acciaio inossidabile e può alloggiare nell’apposito cestello, fino a 12 stampi Le Chatelier.
Determinazione del ritiro idraulico
Apparecchiatura per eseguire la misura del ritiro idraulico di calcestruzzi e malte. L’apparecchiatura è composta dallo stampo di acciaio, per confezionare il provino e dall’apparecchio di misura completo di barra di taratura e comparatore.
Macchina universale idraulica da 600 kN
La macchina servocomandata con controllo computerizzato, viene utilizzata per l’esecuzione di prove statiche di trazione su materiali metallici (barre, trefoli, rete elettrosaldata e provette in acciaio). Essenzialmente la macchina è composta da un telaio di carico con relativa cella di lettura integrata nel pistone e da un armadio di comando idraulico per acquisizione, controllo ed elaborazione dati. La centralina idraulica servoassistita permette il controllo del gradiente di carico mentre, la testa di trazione inferiore è regolabile tramite pedaliera per consentire l’agevole posizionamento in funzione della lunghezza della provetta. La macchina è inoltre dotata di tutti gli accessori per eseguire prove sui calcestruzzi e sulle malte. Nello specifico è possibile eseguire prove di compressione su provini di lato massimo 150 mm e prove di flessione su travetti da 100x100x400/500 mm e da 150x150x600/750 mm.
Macchina piegaferri
Utilizzata per eseguire prove di piegamento e raddrizzamento su barre in acciaio per cemento armato. La macchina è composta da un robusto telaio che sostiene un trave, sulla quale è fissato un cilindro con relativo controllo direzionale, valvola di massima pressione, manometro di controllo. Sulla traversa sono posizionati rulli di contrasto che sono facilmente regolabili fra di loro in modo da coprire le distanze richieste dalla Normativa per barre da 5 mm a 40 mm di diametro. La macchina è completa di mandrini, porta-mandrini e staffe.
Macchina segna provette
Viene utilizzata per segnare provini tondi, quadri e ad aderenza migliorata per la misura dell’allungamento percentuale dopo la rottura del provino, in accordo con la procedura prevista dalla Normativa. Può segnare provette tonde da 5 a 50 mm di diametro, piatte con larghezza da 4 a 45 mm, quadre da 4 a 45 mm, con lunghezza utile di 300 mm. Il passo di segnature è impostabile da 5 a 10 mm.
Pendolo di Charpy
Il pendolo, viene utilizzato per eseguire misure di resilienza effettuando la prova su una provetta “Charpy” allo scopo di verificare l’energia assorbita nell’impatto, misurata in joule. La macchina è dotata di una mazza a caduta pendolare, adatta a rompere, in un sol colpo, una provetta intagliata nella sua metà e poggiante su due sostegni. Essa è costituita da una struttura monoblocco in fusione di ghisa e da un pendolo con coltello temprato.
Camera di raffreddamento prove di resilienza
Soddisfa l’esigenza operativa relativa a prove Charpy da eseguire a bassa temperatura. Realizzata in acciaio inossidabile a doppia camera con intercapedine isolante di poliuretano espanso. Completa di coperchio a doppia camera e cestello.
Si a seguire alcune delle attrezzature presenti nella sezione “Prove in-situ” del Laboratorio per eseguire indagini in-situ distruttive e non distruttive su materiali e strutture.
Georadar
Attrezzatura per eseguire prospezioni georadar per geofisica, geotecnica, sottoservizi, elementi orizzontali di strutture e infrastrutture in genere. L’attrezzatura è composta da una centralina Dad Fastwave Multi canale, kit batteria, antenna Dual F 200-600 Hi-Mod, carrello dedicato con encoder integrato e supporto PC, cavo Master per antenna, software K2 Fastwave per acquisizione dati, Gred 3D software di analisi scientifica per elaborazione dei dati con visualizzazione 3D e chiave HW, notebook per acquisizione dati durante le prospezioni in campo, testato e provato a norme militari, protetto da acqua e polveri.
Georadar Kit Strutture
Attrezzatura per eseguire prospezioni georadar per murature e strutture in conglomerato cementizio. L’attrezzatura è composta da una centralina Dad Fastwave Multi canale, kit batteria, antenna bipolare da 2.0 GHz, completa di carrello per indagini radar su superfici verticali, tappeto di materiale plastico, encoder incorporato, Gred 3D software di analisi scientifica per elaborazione dei dati radar con visualizzazione 3D e chiave HW, notebook per acquisizione dati durante le prospezioni in campo, testato e provato a norme militari, protetto da acqua e polveri.
Pachometro
Utilizzato per determinare la presenza, profondità e diametro delle barre d’armatura nelle strutture in calcestruzzo. È una strumentazione che rileva automaticamente il diametro delle singole barre. Emette segnale acustico con volume regolabile e possibilità di impostare allarmi udibili “low cover” che permettono una scansione rapida.
Strumento a ultrasuoni
Utilizzato per determinare la presenza di difetti, vuoti, crepe, fessure, etc., in situ sulle strutture di calcestruzzo (o rocce o altri manufatti in genere), e per controllarne le sollecitazioni dovute a fattori ambientali. È inoltre possibile avere dati sulla resistenza del calcestruzzo. Oltre allo strumento sono presenti due sonde piezometriche con cavi di collegamento e il cilindro di taratura, pasta di contatto.
Sclerometro
Utilizzato per prove non distruttive su strutture di calcestruzzo in opera, fornisce un’immediata indicazione della resistenza di rottura superficiale a compressione del calcestruzzo con il metodo del rimbalzo. Lo strumento è fornito di diagramma con curva in N/mm2 e pietra abrasiva contenuta in un astuccio portatile. È inoltre presente l’incudine per la verifica e la taratura dello sclerometro.
Porosimetro colonna d’acqua da 5 litri
Realizzato in fusione di alluminio fornisce direttamente la percentuale d’aria contenuta in un impasto di calcestruzzo fresco operando con il principio della pressione dell’aria. Lo strumento è completo di manometro, pestello, pompa manuale e cilindro di taratura.
Carotatrice
Utilizzata per forare e carotare materiali come calcestruzzo, rocce, manti bituminosi , etc. La macchina è composta da un telaio in alluminio pressofuso con una colonna inclinabile rispetto alla base, che accoglie le corone diamantate di diverso diametro. Tutte le corone solo lunghe 510 mm e presentano un attacco a espansione. La carotatrice è corredata da una pompa elettrica per vuoto ed è alimentata da un motore elettrico con relativo generatore.
Endoscopio
Attrezzatura per eseguire indagini endoscopiche, al fine di conseguire informazioni sulla geometria e sullo stato di conservazione di elementi strutturali non direttamente ispezionabili. L’attrezzatura è compresa di telecamera a colori di diametro 13 mm e lunghezza 20 mm, cavo a spinta semirigido, corpo in acciaio inox, corona illuminante a LED, diaframma automatico, monitor a colori e registratore digitale integrato.
Martinetti piatti
Utilizzati per determinare la deformazione sotto carico, lo stato tensionale il modulo elastico e il carico di rottura di strutture in muratura. L’apparecchiatura è composta da 2 martinetti piatti semiovali ad alta deformabilità con pressione massima di 50 bar e dimensioni 350x260x4 mm. L’apparecchiatura è completa di pompa manuale con serbatoio integrato con olio, per applicare la pressione ai martinetti ed estensimetro elettronico provvisto di trasduttore di spostamento.
Vibratore ad immersione
Idoneo per compattare provini di calcestruzzo e malte sia in laboratorio che in cantiere. L’apparecchio è composto da un motore a scoppio da un ago vibrante e da un albero flessibile di gomma, la frequenza è di 12000 vibrazioni/min.
Recipienti volumetrici
Utilizzati per la determinazione della massa volumica del calcestruzzo fresco compattato e del contenuto d’aria del calcestruzzo fresco. I recipienti sono realizzati con robusta lamiera in acciaio trattati con anticorrosivi.
Cono di Abrams
Misura la consistenza di un calcestruzzo fresco. L’attrezzatura è composta dal Cono di Ambrams di acciaio zincato, pestello d’acciaio zincato dia. 16×600 mm. Piastra di base robusta, completa di dispositivi di bloccaggio rapido, imbuto di riempimento, asta graduata e sessola di acciaio.
Indicatore digitale universale e celle di carico
Consentono di effettuare la verifica e taratura di macchine di prova. L’indicatore digitale di lettura con microprocessore e in grado di leggere simultaneamente i valori rilevati da celle di carico a 4 estensimetri. Questi valori vengono memorizzati e automaticamente elaborati preselezionare la Normativa di riferimento. Alla fine della prova i risultati sono visualizzati sul display. Nelle celle di carico cilindriche con corpo di acciaio, sono applicati 4 estensimetri a ponte completo ed incorporano un quinto estensimetro per la taratura.
Sistema di acquisizione degli spostamenti nelle prove di carico
Aste telescopiche con porta comparatori
Aste telescopiche in alluminio con tripode di supporto poste, con un sistema a molla, a contrasto rigido del solaio da testare
Trasduttori di spostamenti
Comparatori MITUTOYO con fondo scala di 12.7 mm, risoluzione di 0.001 mm e accuratezza di ±0.02 mm.
Sistema di acquisizione automatico
Il Sistema di acquisizione è composto da un software di elaborazione dati della MITUTOYO, sistema wireless MITUTOYO per la trasmissione dati comparatori-PC composto da ricevitore e trasmettitore.
Il Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A. si avvale di personale tecnico e scientifico altamente qualificato e di competenze specifiche utili alla risoluzione di una vasta gamma di problemi dell’ingegneria civile. Il Laboratorio è dotato di software di calcolo avanzati e di attrezzature di alto livello tecnologico con i quali è possibile svolgere una vasta gamma di applicazioni numeriche e sperimentali nell’ambito dell’ingegneria strutturale e sismica.
Si mostra a seguire un elenco delle possibili prove eseguibili su prove routinarie di conto terzi, convenzioni di ricerca e consulenze specialistiche.
Il dettaglio delle prove eseguibili, con la relativa normativa di riferimento è mostrato nella sezione della presentazione del Laboratorio di Strutture.
Per alcune delle prove standard su materiali e strutture sono stati predisposti i moduli di esecuzione di richiesta prove, direttamente scaricabili nella sezione Modulistica e Tariffario del Laboratorio di Strutture.
È possibile progettare e realizzare set-up sperimentale ad-hoc per l’analisi di problemi specifici nel settore dell’ingegneria civile. Ad esempio, è possibile eseguire:
I servizi offerti nel campo degli studi teorici possono essere suddivisi in tre categorie principali: Analisi Strutturale, Meccanica Strutturale e Materiali.
Nell’ambito dell’Analisi Strutturale rientrano principalmente problematiche tipiche dell’ingegneria civile e i servizi ad esse connesse sono di seguito elencate:
Nell’ambito della Meccanica Strutturale i servizi offerti sono:
Analisi di strutture e componenti complessi con software di calcolo agli elementi finiti sia commerciali che di ricerca.
Sviluppo e implementazione di elementi finiti e legami costitutivi avanzati per la modellazione di strutture civili, componenti meccanici e materiali innovativi.
Nell’ambito dei Materiali i servizi offerti sono:
Le principali linee di ricerca del Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A., si inquadrano nel campo della mitigazione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente e nel campo della progettazione antisismica di strutture e infrastrutture di nuova costruzione secondo tecnologie e criteri innovativi, con la possibilità di eseguire abbinamenti tra complesse analisi numeriche e avanzate indagini sperimentali anche su campioni in scala reale.
Principali linee di ricerca
Le principali linee di ricerca possono essere raggruppate nelle seguenti aree tematiche:
Le principali linee di ricerca vengono sviluppate attraverso:
Alcuni studi e ricerche scientifiche in convenzione, in conto terzi o finanziati sulla base di bandi competitivi
Di seguito si elencano alcune delle principali attività di ricerca supportate dal Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A. nell’ambito di convenzioni (o conto terzi):
Di seguito la selezione di alcune pubblicazioni prodotte nell’ambito delle attività di ricerca del Laboratorio di Strutture del centro di ricerca L.E.D.A., negli ultimi dieci anni.
Il Laboratorio di Strutture si trova all’interno del Centro di ricerca L.E.D.A. nel Polo Scientifico di Santa Panasia dell’Università degli Studi di Enna “Kore”.
Università degli Studi di Enna “Kore”
Cittadella Universitaria – 94100 Enna
protocollo@unikore.it
protocollo@pec.unikore.it
I nostri uffici sono aperti con orario continuato:
da lunedì a venerdì: 8:30 – 18:00
sabato: 8:30 – 13:00
Ufficio Protocollo:
da lunedì a venerdì 9:00 – 13:00
il martedì e il giovedì anche dalle: 15:30 – 17:00
Università degli Studi di Enna “Kore” – Cittadella Universitaria – 94100 Enna (EN)
C.F.: 01094410865- PARTITA IVA COMUNITARIA: IT01094410865 – P.E.C.: protocollo@pec.unikore.it
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