L’attenzione alla ricerca di qualità dell’Università degli Studi di Enna “Kore” si concretizza nel perseguimento dei seguenti principali obiettivi strategici:
·supportare le attività di ricerca fondamentale, applicata e di trasferimento tecnologico;
·sviluppare nuove linee di ricerca interdisciplinari per affrontare sfide sociali sempre più impegnative;
·sviluppare partnership strategiche per accrescere l’impatto della ricerca sulla società con particolare attenzione allo sviluppo sostenibile;
·incorporare i risultati della ricerca nella formazione universitaria per un suo aggiornamento continuo.
Le Facoltà sono responsabili per l’attuazione della mission nei loro settori scientifici di competenza.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR; in inglese National Recovery and Resilience Plan, abbreviato in Recovery Plan o NRRP) è il piano approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese.
L’Università degli Studi di Enna “Kore” partecipa attivamente al rilancio del Paese, attraverso il coinvolgimento in progetti di ricerca che mirano al raggiungimento degli obiettivi fondamentali del PNRR: riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica e contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana:
Principali Obiettivi del PE3 RETUR:
Numeri del Partenariato:
Il Progetto RETURN (Multi-risk science for resilient communities under a changing climate) – è un
partenariato esteso nell’ambito della Tematica 3 del PNRR, che riguarda i rischi ambientali, naturali
e antropici. Si tratta di un partenariato con capofila l’Università di Napoli ‘Federico II’, che comprende
12 Università, 5 Enti di Ricerca e Centri di Competenza, 6 privati, 2 Enti Territoriali e il Dipartimento
Nazionale della Protezione Civile per un investimento complessivo di 115.100.000,00 euro erogato
dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il Progetto RETURN punta a rafforzare le competenze ed il trasferimento tecnologico e di conoscenze,
nonché la governance italiana nella gestione del rischio di catastrofi, attraverso il coinvolgimento di
pubbliche amministrazioni, stakeholder e imprese private. Tali obiettivi, in linea con le priorità del
Piano Nazionale della Ricerca (PNR), sono finalizzati a migliorare la comprensione dei rischi, nonché la
loro interrelazione con gli effetti dei cambiamenti climatici e le metodologie per la prevenzione.
Le attività previste dal Progetto RETURN riguardano otto aree tematiche (SPOKE), organizzate in tre
gruppi. Il primo gruppo contiene gli spoke riguardanti i processi connessi all’acqua, alle instabilità della
superficie terrestre, ai terremoti, ai vulcani ed alla degradazione dell’ambiente. Le attività di questo
gruppo si identificano, nello schema di progetto, come linee tematiche verticali (VS).
Il secondo gruppo contiene gli spoke inerenti alla valutazione degli impatti di eventi ambientali, naturali
e antropici sul costruito in aree urbane e metropolitane, sulle infrastrutture critiche e sulle comunità.
Nello schema di progetto le attività di questo gruppo si identificano come linee tematiche trasversali
(TS). Infine, il terzo gruppo coincide con lo spoke che tratterà il cambiamento climatico, le cui attività si
identificano, nello schema di progetto, come linee diagonali rispetto a quelle degli spoke verticali e
trasversali (DS).
Ciascun partner partecipa al progetto con un numero di ricercatori distribuiti tra i vari Spoke a costituire
una ‘massa critica’ composta da ben 348 unità di personale così ripartite:
Gli spoke sono coordinati dall’HUB costituito presso la Università di Napoli ‘Federico II’, che insieme
agli altri partner del progetto ha dato vita alla Fondazione RETURN.
Nasce SAMOTHRACE (SiciliAn MicronanOTecH Research And Innovation CEnter), iniziativa volta alla realizzazione di un Ecosistema dell’Innovazione che, partendo dalla consolidata ed apprezzata vocazione territoriale nel settore delle micro e nano tecnologie, eseguirà attività di ricerca e trasferimento tecnologico in sei settori strategici per lo sviluppo regionale quali Salute, Ambiente, Mobilità Sostenibile, Beni Culturali, Energia ed Agricoltura di Precisione.
25 partner, tra cui 4 Università, 6 Enti di ricerca e Centri di competenza, 4 Grandi Imprese, 11 PMI per un investimento erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca pari a 119.000.000 euro.
Attraverso mirate attività di ricerca industriale nell’ambito delle micro e nano tecnologie e delle loro applicazioni, l’ecosistema dell’innovazione SAMOTHRACE contribuirà a rafforzare le competenze chiave, il trasferimento tecnologico e di conoscenze, con il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, stakeholder ed imprese private in settori di massima importanza per lo sviluppo e la competitività del territorio regionale.
L’ecosistema punterà, tra le altre cose, alla realizzazione di dispositivi per auto elettriche e per sistemi di guida autonoma, di componenti di potenza ad altissima efficienza basati su nuovi materiali quali carburo di silicio e arsenurio di gallio, di microsistemi per la medicina nucleare di precisione, di microsistemi per la fruizione intelligente dei patrimonio artistico ed archeologico, di microsistemi biomedicali indossabili o impiantabili, di sensori e sistemi di monitoraggio per l’ambiente, la razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse in agricoltura.
Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati è stata costituita la Fondazione SAMOTHRACE che gestirà l’ecosistema con il ruolo di HUB. L’ecosistema prevede, altresì, 9 Spokes coordinati rispettivamente dall’Università di Catania (Spoke 1), dall’Università di Messina (Spoke 2), dall’Università di Palermo (Spoke 3), dal Cnr-Imm (Spoke 4), dall’INFN (Spoke 5), da STMicroelectronics (Spoke 6), da Meridionale Impianti (Spoke 7), da Upmc Italy (Spoke 8) e da Quantum Leap (Spoke 9).
I numeri di SAMOTHRACE:
DARE ha l’obiettivo di aiutare a riformare la cultura della salute, passando da un’impostazione basata sulla risposta alle malattie ad una prospettiva che guarda alla prevenzione durante tutto l’arco della vita e al valore delle comunità. Per fare fronte a questa necessità, le nuove tecnologie digitali posso essere di aiuto, come ad esempio: l’analisi dei dati sanitari e di altri dati, non strettamente sanitari ma legati alla salute, secondo l’innovativo paradigma ‘real-world data – real-world evidence’ che permetted di personalizzare i percorsi di cura e di migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi di prevenzione, preservando al tempo stesso la sostenibilità dei sistemi sanitari. Per aggiungere questi obiettivi sono molti. A partire dai processi di raccolta, gestione e controllo dei dati, fino allo sviluppo di strumenti avanzati di analisi di fenomeni complessi e previsione di scenari di pianificazione e prevenzione sanitaria. Occorre inoltre rafforzare i canali di condivisione delle
informazioni e delle conoscenze, puntando in particolare sulla messa a punto di strategie di promozione della salute e prevenzione delle malattie. Infine, ma non da ultimo, è necessario offrire supporto al Sistema Sanitario Nazionale nella valutazione e attuazione di raccomandazioni, linee guida e buone pratiche nel campo della prevenzione a tutti i livelli.
DARE – Digital Lifelong Prevention si propone di offrire soluzioni a tutte queste necessità con un’azione di ricerca basata sul modello Hub & Spoke. Gli Spoke previsti sono tre:
1. “Enabling Factors and Technologies for a Lifelong Digital Prevention”– coordinato dall’Università di Bologna, si concentra sullo sviluppo di metodi e tecnologie e ha un ruolo di supporto generale
2. “Community-based Digital Primary Prevention” – coordinato dall’Università di Palermo, è dedicato alle applicazioni di Digital Health per la prevenzione primaria sia sulla popolazione generale, che su comunità e gruppi selezionati
3. “Digitally-enabled Secondary and Tertiary Prevention” – coordinato dall’Università di Tor Vergata, è dedicato invece alle applicazioni di Digital Health per la diagnosi precoce e per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti.
Il progetto è stato menzionato della Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo, di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro dell’Università Anna Maria Bernini: “E’ ora di investire in voi giovani […]. Uno dei vostri progetti mi sta particolarmente a cuore. State puntando molto sulla sanità, con il primo Centro italiano di ricerca sulla “digital health prevention”. La fondazione ha un contatto linkedin: https://www.linkedin.com/company/dare-foundation-digital-lifelong-prevention/
I numeri del partenariato:
In questa pagina sono presentati i principali Progetti internazionali di ricerca ai quali l’Ateneo partecipa.
L’obiettivo strategico di WARMEST è ottimizzare le procedure di manutenzione dei siti di interesse culturale e paesaggistico, attraverso l’introduzione di nuove tecnologie per collezionare e analizzare dati, creando uno specifico sistema di supporto alle decisioni. Il software messo a punto consentirà – su basi economiche e tecniche – di ottimizzare le procedure di manutenzione considerando scenari gli attuali e i possibili scenari futuri.
note extra
Il progetto STUD.IO: Sociability Through Urban Design Innovation è un Partenariato Strategico per l’istruzione superiore, finanziato dal Programma Erasmus+, che vede la collaborazione di quattro università (Università degli Studi di Enna “Kore”; Universitatea Din Bucuresti; Slovenska Polnohospodarska Univerzita V Nitre; Universitat Politecnica De Catalunya) e 4 organizzazioni private (Unione degli Assessorati alle Politiche Socio-Sanitarie, dell’Istruzione e del Lavoro; Sorangeli Trans Srl; Association of Agrarian and Environmental Lawyers; Consorzio Tartaruga). Il progetto STUD.IO, declinato in 4 Intellectual Outputs, mette in relazione scienze complementari – psicologia, sociologia ed urbanistica – al fine di creare un percorso universitario specializzato ed innovativo volto a studenti universitari e figure professionali che studiano e operano nel settore dello sviluppo urbano e della società.
The STUD.IO-Sociability Through Urban Design Innovation project is a Strategic Partnership for Higher Education, funded by the Erasmus+ Programme, involving the collaboration of four universities (Università degli Studi di Enna “Kore”; Universitatea Din Bucuresti; Slovenska Polnohospodarska Univerzita V Nitre; Universitat Politecnica De Catalunya) and 4 private organizations (Unione degli Assessorati alle Politiche Socio-Sanitarie, dell’Istruzione e del Lavoro; Sorangeli Trans Srl; Association of Agrarian and Environmental Lawyers; Consorzio Tartaruga). The STUD.IO project, declined in 4 Intellectual Outputs, connects complementary sciences – psychology, sociology and urbanism – in order to create a specialized and innovative university pathway aimed at university students and professionals who study and work in the field of urban development and society
Il progetto POWERS, di durata quadriennale e che coinvolge – oltre alla Kore – altre 8 Higher Education Institutions europee e mediorientale, è finalizzato a studiare, prevalentemente dal punto di vista del diritto e delle relazioni internazionali, il tema della sicurezza (sia a livello regionale che internazionale) in rapporto anche ai diritti umani, alla promozione della democrazia e alle politiche nazionali dei principali attori internazionali. Il taglio della ricerca è multidisciplinare e si focalizza anche su aspetti di spiccata attualità quali il diritto alla sicurezza alimentare e la pandemia del COVID-19.
Il Progetto NEWS è finanziato nell’ambito del Programma INTERREG V-A Italia-Malta – ed è finalizzato a mitigare gli effetti delle mareggiate e limitare i danni provocati dai cambiamenti climatici mediante un sistema innovativo di early warning, con l’ausilio di una rete di monitoraggio composta da stazioni di rilevazione (boe ondametriche) e di due centri di acquisizione ed elaborazione dei dati misurati.
The research Project NEWS is financed by the INTERREG V-A Programm “Italia-Malta” and it aims to develop an integrated system, which includes monitoring, early warning, mitigation of the coastal risks caused by the climatic changes, activating protection measures by a net of GPS directional wave sensors (buoys) and two computational clusters for real-time predictions.
La sfida comune è migliorare salute e qualità della vita, perfezionando e anticipando la diagnosi della celiachia (CD). L’obiettivo generale è la capitalizzazione dei risultati del progetto ITAMA attraverso l’uso da parte dei servizi sanitari della Sicilia e le scuole di Malta delle best practices sviluppate in ITAMA per la diagnosi precoce della CD.
I cambiamenti attesi riguardano l’anticipazione dei tempi di diagnosi attraverso l’ottimizzazione del percorso diagnostico.
L’output principale è:
Uno screening per la celiachia a) in Sicilia attraverso la rete dei Medici di Medicina Generale e b) a Malta attraverso le scuole.
In sintesi, il progetto intende avviare un processo di assimilazione dei risultati ottenuti nel precedente progetto ITAMA, trasformandoli in un patrimonio consolidato dei servizi sanitari. Nel presente progetto la capitalizzazione dei risultati si concretizzerà attraverso l’acquisizione delle conoscenze e dei risultati prodotti nell’ambito della diagnosi precoce della CD.
Il Progetto REMACO mira alla capitalizzazione ed all’ampliamento delle potenzialità applicative dei risultati conseguiti dai Progetti NEWS e BESS, mettendoli a disposizione delle comunità locali, e fornendo un sistema funzionale alla gestione resiliente delle comunità costiere alla scala dell’Unità Fisiografica.
Unitamente all’integrazione delle reti, specializzandole ulteriormente nel monitoraggio quantitativo dell’erosione costiera e del percolo di inondazioni, nonché introducendo il know-how acquisito per lo sviluppo di sistemi di gestione delle immagini, che consentono di passare dall’analisi qualitativa a quella quantitativa, il progetto si propone il controllo integrato delle coste per la gestione e la riduzione dei rischi provenienti dal mare.
L’output principale è:
Promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione e riduzione dei rischi provenienti dal mare.
In questa pagina sono presentati i principali Progetti nazionali di ricerca ai quali l’Ateneo partecipa.
La necessità di riduzione del rischio sismico dell’immenso patrimonio culturale nazionale si
è drammaticamente evidenziata con i recenti eventi sismici che hanno provocato la
distruzione di interi centri storici, testimonianza della storia e delle tradizioni del nostro
Paese, con evidenti ripercussioni sull’economia e sul turismo, che costituisce una delle
maggiori prerogative di possibilità sviluppo del Mezzogiorno.
La proposta vuole offrire un valido supporto alla tutela e fruizione sicura e consapevole dei
beni culturali attraverso la conoscenza della loro storia e delle loro caratteristiche,
l’approfondimento ed il miglioramento delle modalità di utilizzo, la definizione di innovative
forme di management. Il progetto intende sviluppare una piattaforma informatica,
“GENESIS”, in grado di raccogliere le informazioni sul patrimonio di interesse storico-
culturale elaborandole a scale crescente di accuratezza: dalla scala territoriale/urbana
(centro storico), a quella di singolo manufatto consentendo l’esecuzione delle seguenti
analisi: a scala territoriale, la simulazione di scenari di danno utili alla gestione delle
situazioni di emergenza a scala urbana, la pianificazione degli interventi di riduzione del
rischio sismico; a scala di singolo manufatto, lo sviluppo di modelli di comportamento
strutturale per la valutazione della sicurezza statica e della vulnerabilità sismica nonché
degli interventi che si rendessero necessari in funzione della precedente analisi. E’
previsto lo sviluppo di numerosi casi studio riferiti a centri storici caratteristici delle Regioni
meridionali (dimostratori), con prove sperimentali in scala al vero, e lo sviluppo di prodotti
innovativi e nuove metodologie per la tutela, protezione e conservazione degli edifici storici
e monumentali. Ciò consentirà di fornire, a livello tecnico, indicazioni sulle strategie di
intervento attraverso analisi costi-benefici che uniscano l’esigenza della riduzione del
rischio sismico e della conservazione alla valorizzazione turistica e, a livello turistico, un
accesso multilivello alle informazioni (percorsi guidati, approfondimenti tematici, accesso
diretto alle fonti etc). Ciò consentirà di moltiplicare l’attrattività e la competitività turistica e
culturale secondo gli obiettivi indicati dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022 del
MIBACT, promuovendo nuove modalità di fruizione basate sul rinnovamento e
ampliamento dell’offerta e sulla valorizzazione di nuove mete e nuovi prodotti.
Il Progetto mira alla creazione di un Polo Tecnologico e di Ricerca nei pressi dell’ex area industriale di Gela (Consorzio ASI di Gela in liquidazione) in località “Piana del Signore”.
L’area ASI, sulla quale insistono capannoni, rustici ed industriali, lotti di terreni ed una viabilità interna spesso in condizioni di totale abbandono, ricade ormai a poco meno di un chilometro dai confini orientali del centro abitato, comprendendo il grande insediamento del Petrolchimico.
Il Progetto S.IN.AP.SI. FACTORY mira alla costruzione di un Polo Tecnologico, attraverso la realizzazione di una serie di infrastrutture destinate a promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, nonché attività imprenditoriali innovative ad alto contenuto tecnologico.
Con tali finalità, il Progetto prevede il recupero, il completamento e la rifunzionalizzazione di un edificio esistente, attraverso la creazione di diversi laboratori di ricerca, in cui si integreranno tematiche connesse con i rischi per l’ambiente e le attuali esigenze di Ecosostenibilità, Green Economy, Transizione Energetica ed Economia Circolare (con l’idea di sviluppare una maggiore resilienza delle attività umane agli effetti dei cambiamenti climatici e mettere a punto tecnologie innovative ed abilitanti). Sono previsti dieci Laboratori ed un “FabLab” che lavoreranno in sinergia.
Il Progetto CLARA è finanziato dal PON Ricerca e Competitività 2007-2013 – Smart Cities and Communities & Social Innovation – ed è finalizzato ad una maggiore conoscenza del territorio sulle problematiche connesse ai fenomeni di dissesto idrogeologico e di rischio naturale che possono interessare i centri abitati, mediante lo sviluppo di smart technology diffuse e tecnologie di sensing da remoto e sul campo, adottando i paradigmi open-government e open-data.
Il Progetto eWAS si propone di realizzare un modello di sistema integrato smart-wireless per la salvaguardia e la sicurezza del patrimonio storico-culturale nelle aree urbane, con l’ausilio delle informazioni derivanti da un sistema di monitoraggio terrestre e satellitare (best available technologies), integrato a scala urbana dai dati e le informazioni sulle caratteristiche costruttive, strutturali e sulla vulnerabilità dei manufatti storici.
The research Project eWAS aims to develop new technologies for the protection and safety of the historic-monumental buildings, art objects and archaeological areas, by smart-wireless and ICT monitoring systems based on the information derived from terrestrial and satellite sensors integrated with accurate assessments on the structural features.
L’uso di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) cresce rapidamente con particolare riferimento a contesti operativi come quelli legati al monitoraggio dei disastri ambientali, al pattugliamento delle linee di trasferimento delle risorse, alla sorveglianza sui flussi migratori e l’osservazione delle colture. L’inserimento in sicurezza dei SAPR nello spazio aereo non segregato necessita dello sviluppo di un sistema di gestione e controllo del traffico aereo (ATM/ATC) che permetta all’operatore controllore di traffico di riconoscere la presenza di velivoli senza pilota a bordo e comunicare con il pilota senza che ciò porti ad un carico di lavoro eccessivo. Uno dei principali obiettivi di “RPASInAIR” è la progettazione e lo sviluppo di un laboratorio per la simulazione di operazioni aree che permetta di studiare, progettare, sperimentare e validare nuove regole, procedure e standard di controllo del traffico nella gestione di operazioni aeree e missioni con velivoli senza pilota a bordo. Il Contributo al progetto del gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Enna “Kore” è quello di valutare i livelli di carico di lavoro per i soggetti coinvolti nella sperimentazione, piloti e controllori, tramite analisi basate su misurazioni soggettive ed oggettive.
Employ of Remotely Piloted Aircraft Systems (RPAS) is growing fast in the last decade, with particular reference to operational contexts such as those related to the search and rescue in environmental disasters, the monitoring of energy transfer lines, the surveillance of migrants flow. The safe insertion of RPAS in non-segregated airspace requires the development of an air traffic management and control system (ATM / ATC) that allows air traffic control operators to recognize the presence of unmanned aircraft and communicate with the remote pilot without this leading to an excessive workload. One of the main objectives of “RPASInAIR” is the design and development of a laboratory for the simulation of operations that allows studying, designing, testing, and validating new procedures and standards of air traffic control and management for operations RPAS. The contribution to the Kore University of Enna research group’s project is to evaluate the levels of workload on the subjects involved, pilots and/or controllers, through analyses based on subjective and objective measurements.
Obiettivo del progetto SIADD è lo sviluppo di tecnologie che migliorino la qualità e la sostenibilità della Manifattura Additiva di materiali metallici, compositi e ibridi per applicazioni aerospaziali. Spetta ad Unikore l’analisi agli elementi finiti dei provini e dei componenti realizzati con tali materiali, la correlazione con i risultati sperimentali e l’identificazione dei modelli costitutivi e di danneggiamento.
The goal of the SIADD project is the development of technologies that improve the quality and sustainability of additive manufacturing of metallic, composite and hybrid materials for aerospace applications. The role of Unikore is linked to the finite element analysis of the samples and components made with these materials, the correlation with the experimental results and the identification of constitutive and damage models.
Il Progetto TEMI MIRATI mira a fornire un contributo innovativo sul problema della sicurezza delle infrastrutture di trasporto in relazione al rischio da frana a cinematica rapida. Verrà definita una procedura innovativa per la previsione del livello di rischio di infrastrutture di trasporto localizzate in aree suscettibili a frane di crollo e di colata nelle regioni Calabria e Sicilia (esportabili in altri contesti simili del territorio nazionale).
The research Project TEMI MIRATI aims to provide an innovative contribution to the complex problem of safety of critical infrastructure due to fast moving landslide risk. An innovative procedure will be defined, developed by physically based and advanced numerical models, and it will be applied in areas of Calabria and Sicily regions (applicable to other similar contexts in Italy) susceptible to rock falls and debris flows.
Il Progetto ISYPORT affronta la sfida della sicurezza della navigazione in ambito portuale e nelle aree prossime alle infrastrutture portuali, creando un sistema integrato di metodi e strumenti ad elevato contenuto tecnologico (“sensor data fusion”) basato su informazioni provenienti da sensoristica innovativa, da simulazioni numeriche e da strumenti di controllo e di supporto alle decisioni (in “real-time”).
The research Project ISYPORT tries to provide an innovative solution to the problems of security and safety related to navigation risks in critical areas, such as ports, by highly technological integrated system based on innovative methodologies for surveillance and monitoring. The system will be made up by an integrated set of numerical models, decision support systems and innovative hard and soft sensors.
AGREED rappresenta un nuovo paradigma di sorveglianza fitosanitaria basato sull’integrazione di avanzate tecnologie informatiche, geomatiche, previsionali, diagnostiche e metabolomiche, che cooperano tra di loro a supporto di una gestione fitosanitaria sostenibile delle colture ortofrutticole nel rispetto dell’ambiente, della sicurezza e salubrità delle produzioni. Il progetto si propone come “innovatore” di processi funzionali alla prevenzione e/o controllo eco-compatibile delle maggiori problematiche fitosanitarie che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale (vite, olivo, agrumi e pomodoro). Per molte di esse la lotta non è sempre possibile o risolutiva; in alcuni casi prevede interventi fitosanitari consistenti ed impattanti. Nel caso di patogeni di quarantena è obbligatorio monitorare il territorio ed eliminare immediatamente le piante infette. Pertanto, la predisposizione di sistemi di sorveglianza precoce ed accurata è fondamentale per ridurre il rischio di epidemie, limitare danni agronomici, ambientali ed economici, spesso irreversibili come nel caso del disseccamento rapido dell’olivo in Puglia causato dal batterio di quarantena, Xylella fastidiosa. AGREED nasce quindi per: i) individuare/prevedere l’insorgere di focolai d’infezione; ii) fornire in tempo reale informazioni affidabili sulla presenza e diffusione dell’infezione (spaziale e temporale); e iii) supportare l’attuazione di eventuali misure di contenimento/controllo, anche attraverso interventi fitosanitari precisi ed eco-compatibili. Dal punto di vista tecnologico verrà implementata una piattaforma multisorgente IoT, in grado di veicolare flussi continui di dati (Big data) verso una sezione analitica che individua e mappa focolai d’infezione ed interviene attraverso trattamenti fitosanitari sostenibili. Tutti i prototipi sviluppati nel progetto (drone diagnostico ed irroratore, dispositivi e metodi diagnostici di campo, sensori di campo, rete d’irrorazione, modelli previsionali, applicazioni diagnostiche e di fito-sorveglianza) risultano elementi essenziali e funzionali al sistema. Beneficiari di AGREED sono i Servizi Fitosanitari e i produttori agricoli che, attraverso la piattaforma informatica, potranno ricevere tempestivamente segnalazioni puntuali sull’insorgere d’infezioni, tracciandole nel sistema. Il sistema consentirà di ottimizzare le risorse umane e richiederà nuove figure professionali in grado di interagire con la piattaforma tecnologica.
AGREED represents a new paradigm of phytosanitary surveillance based on the integration of advanced information technology, geomatics, forecasting, diagnostics and metabolomics, which cooperate with each other to support a sustainable phytosanitary management of fruit and vegetable crops in respect of the environment, the food safety and health of production.
The project is proposed to be an “innovator” of processes functional to the prevention and/or eco-compatible control of major phytosanitary problems affecting the main fruit and vegetable productions in southern Italy (grapevine, olive, citrus fruit and tomato).
For many of them, control is not always possible or effective; in some cases, it involves major plant health interventions and impacts.
In the case of quarantine pathogens, it is compulsory to monitor the territory and immediately remove infected plants. Therefore, the provision of early and accurate surveillance systems is essential to reduce the risk of epidemics, to limit agronomic, environmental and economic damage, often irreversible as in the case of the Olive Quick Decline Syndrome in Puglia caused by the quarantine bacterium, Xylella fastidiosa.
AGREED is therefore designed to: i) identify/predict outbreaks of infection; ii) provide in real time reliable information on the presence and spread of infection (spatial and temporal); and iii) support the implementation of possible containment/control measures, also through precise and eco-compatible phytosanitary interventions.
From a technological point of view, a multi-source IoT platform will be implemented, capable of transmitting continuous data flows (Big data) towards an analytical section that identifies and maps outbreaks of infection and intervenes through sustainable phytosanitary treatments.
All prototypes developed in the project (diagnostic DRONE, field sprayer DRONE, field diagnostic devices and methods, field sensors, spray network, forecasting models, diagnostic and phyto-surveillance applications) are essential and functional elements of the system.
The beneficiaries of AGREED are the phytosanitary services and agricultural producers who, through the information technology platform, will be able to receive immediate and accurate reports on the occurrence of infections, tracing them in the system.
The system will make it possible to optimize human resources and will require new professional figures able to interact with the technological platform.
I numerosi eventi sismici avvenuti negli ultimi decenni hanno messo in evidenza che al fine di garantire un determinato livello di sicurezza degli edifici non è sufficiente assicurare un loro adeguato comportamento strutturale, ma si deve anche tenere in considerazione il comportamento degli elementi non-strutturali studiando quindi l’intero “sistema edificio”. In tale ottica si inquadra il progetto CADS che mira a sviluppare degli ambienti di vita sicuri fornendo una certificazione sismica di particolari elementi non-strutturali, come infissi, arredi e partizioni. Il progetto CADS prevede allo stesso tempo l’ottimizzazione e la realizzazione di nuovi prodotti finalizzati alla realizzazione di elementi non-strutturali in grado di rispondere adeguatamente a situazioni estreme grazie all’utilizzo della domotica e del building automation.
Nell’ambito del progetto, L’Università Kore si occuperà del supporto alla modellazione numerica per la progettazione di superfici di controllo di velivoli appartenenti alla categoria dei Tilt Rotor. In tale contesto si verificherà la possibilità di impiego di tecnologie basate sull’Additive Manufacturing.
In the framework of the project, the Kore University of Enna will support the numerical modeling for the design of control surface to be installed in Tilt Rotor vehicle. In this context, will be also analyzed the possibility to design and build this components by using the Additive Manufacturing technique.
Ricercatore T.D. 1 assunto: Dott. Maurizio Volpe
Ricercatore T.D. 2 assunto: Dott. Dario Lattuada
Il progetto SAMANTA intende realizzare una piattaforma tecnologica per facilitare la gestione del processo di manutenzione e riparazione di veicoli addetti al trasporto (pubblico/privato, merci/passeggeri) ed alla logistica, mediante approcci basati su tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning. La soluzione consiste in una piattaforma di raccolta e gestione dati IoT, che grazie all’utilizzo della “Realtà Aumentata”/”Realtà Virtuale”, fornirà un servizio avanzato di manutenzione e riparazione dei veicoli di trasporto merci e passeggeri.
L’obiettivo principale del progetto è stato quello di accrescere la capacità di intervento di operatori pubblici, privati e del terzo settore di diverse regioni italiane a sostegno dell’inclusione socio-occupazionale delle donne migranti vulnerabili favorendo lo scambio di buone pratiche a livello nazionale ed europeo e l’adozione di approcci incentrati sulla formazione alle life skills,l’empowerment e la partecipazione. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso il coinvolgimento di operatori pubblici e operatori del Terzo Settore che afferiscono a diverse enti e strutture connesse con l’intervento sociale, la formazione, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro. I soggetti beneficiari indiretti sono state le donne migranti provenienti dai paesi terzi in condizioni di vulnerabilità, incluse vittime di tratta e sfruttamento, vittime di violenza di genere e di discriminazione beneficiarie degli interventi promossi dai target groups del progetto.
The main goal of the project was to increase the intervention capacity of public, private and third sector operators from various Italian regions in supporting the socio-occupational inclusion of vulnerable migrant women by promoting the exchange of good practices in both National and European level and the adoption of approaches focused on life skills training, empowerment and participation. This aim was pursued through the involvement of public operators and third sector operators who belong to various bodies and structures connected with social intervention, training, guidance and accompaniment to work. The indirect beneficiaries were migrant women from third countries in conditions of vulnerability, including victims of trafficking and exploitation, victims of gender-based violence and discrimination, beneficiaries of the interventions promoted by the project’s target groups.
Il progetto mira alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per la valorizzazione dello scarto di lavorazione delle aziende ittiche conserviere ed in particolare del pesce azzurro. Si intende progettare ed installare all’interno del processo produttivo un impianto che utilizzando CO2 supercritica provvede alla estrazione di elementi nutritivi ad alto valore aggiunto dal residuo della lavorazione del pesce azzurro, da destinare alla nutraceutica e cosmaceutica.
“OMEGA” research project, financed by Regione Siciliana on P.O. FESR SICILIA 2014/2020, Azione 1.1.5 funds.
The project aims to optimize processing of blue fish and extract nutritional elements from waste. Innovative solution is offered by CO2 supercritical fluid. The extraction could be used by food, cosmetics and pharmaceutical companies.
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare un prototipo di nZEB (nearly Zero Energy Building) frutto della ricerca di materiali innovativi, tecnologie costruttive evolute e sistemi di bulding automation per garantire la riduzione del fabbisogno energetico dell’immobile e la realizzazione di un modulo ecocompatibile a basso impatto ambientale.
Il progetto BrainHeart propone una piattaforma innovativa per prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari nell’anziano, attraverso un programma guidato di benessere psicofisico. Il sistema si basa su un hardware indossabile per il monitoraggio multi-parametrico della salute fisica e mentale e l’implementazione di algoritmi di supporto alle decisioni basati su intelligenza artificiale in grado di favorire un’attività fisica regolare e una sana alimentazione. Il secondo aspetto innovativo riguarda l’integrazione di una serie di esercizi, strutturati e organizzati facendo riferimento alle tecniche di natura cognitivo comportamentale (CBT) e validati dalla letteratura scientifica. In particolare, verranno proposte pratiche di Mindfulness (MCBT) con l’obiettivo di favorire il ruolo proattivo dell’anziano nella prevenzione della salute rendendolo consapevole della relazione tra pensieri, emozioni e sintomatologia del disturbo. Gli esercizi saranno utilizzati anche come strumento di lavoro motivazionale all’interno di un protocollo di Acceptance and Commitment Therapy (ACT), approccio cognitivo-comportamentale di nuova generazione, in cui alla mindfulness sono aggiunte componenti di “commitment”, di impegno a modificare il proprio comportamento migliorando lo stile di vita.
The Ecosystem for Innovation SAMOTHRACE has the ambition to leverage the consolidated vocation of the Sicilian territory in the area of microelectronics e micro and nano technologies to bring this to a higher and more diffuse level that can have a significant and tangible impact over the industrial scenario of the island and over the whole society.
The whole set of activities in fact builds around the fil rouge of micro and nano technologies, microelectronics, materials, microsystems and devices, cumulating methodologies and applications toward six major areas such as: energy, health, smart mobility, environment, cultural heritage and smart agriculture. Therefore the ambition and the vision that SAMOTHRACE will have an impact well beyond the sole industrial perimeter.
SAMOTHRACE focuses on the European Commission global challenge “Digital, Industry & Space”, but it also addresses other challenges as “Health”, “Energy & Mobility”, “Agriculture & Environment”. Moreover, SAMOTHRACE will operate in accordance with most of the “Global Sustainable Development Goals”: improving sustainable agriculture, ensuring healthy lives, achieving gender equality and inclusion, providing modern energy for all, promoting sustainable growth, supporting sustainable industrial growth.
The project includes hundreds of activities focused on above mentioned six application areas, sustained by tens of micro and nanotechnologies, and spread over 9 SPOKES. Each SPOKE is characterized by specific activities and objectives and it is declined in a bunch of work packages devoted to specific targets. The collaborations among the research entities and the industrial partners in SAMOTHRACE are framed by several activities and the proposed goals under the same or similar topic. The project will benefit from the interdisciplinarity and complementary of the team over different entities as well as from the possibility to interconnect activities. In this respect, the Sicilian Ecosystem will have the role in boosting interconnections /facilitating the sharing of the knowledge and the good practices among all partners with the common objective to boost innovation through an efficient technology transfer process.
Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione e al rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S” – Ecosistemi dell’Innovazione – nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 Istruzione e ricerca – Componente 2 Dalla ricerca all’impresa – Investimento 1.5, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
Il progetto di ricerca è volto allo studio, analisi, sperimentazione, produzione e diffusione di tubi e giunzioni intelligenti per la gestione delle condotte idriche. La gestione del patrimonio idrico finalizzata sia al risparmio idrico sia all’informatizzazione della gestione rientra rappresenta un tassello fondamentale per un completo raggiungimento delle Smart Cities, in quanto si tratta di una iniziativa significativa per le città e per lo sviluppo della progettualità in tema di innovazione urbana Smart. Obiettivo principale del progetto è quello di progettare, produrre e distribuire di tubi in materiale composito con l’introduzione in linea di fibre ottiche, di bus di alimentazione e comunicazione dei sensori posizionati nei giunti, tali da consentire una efficiente misura delle variabili idrauliche. Le fibre consentiranno altresì di inviare dati di monitoraggio fondamentali per la gestione delle reti di distribuzione idrica. Il progetto unisce il mondo industriale con il mondo della ricerca, attraverso la collaborazione strategica e sinergica di 3 enti universitari e 2 imprese che operano nel settore della realizzazione ed installazione di tubazioni idriche.
Il progetto di ricerca, attraverso un approccio contaminativo tra tecnologie delle microelettronica, della sensoristica, della modellazione, del controllo di processo e l’esperienza dei numerosi ricercatori tecnici e gestori del Servizio Idrico (SI) provenienti dalle diverse aree geografiche della regione mira ad un profondo processo di EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE PRESENTI SULL’INTERO TERRITORIO SICILIANO CON SPECIFICO COINVOLGIMENTO DELLE AREE METROPOLITANE DI CATANIA E PALERMO E DEL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI ENNA. Si potrà così da una parte tenere conto delle differenze territoriali arrivando ad una caratterizzazione dell’intero territorio regionale e dall’altra scegliere TRE DIVERSE SCALE DI IMPIANTO (grande media e piccola), una per ogni realtà territoriale coinvolta, in modo da produrre dei risultati che siamo estendibili a tutti gli impianti operanti sull’isola.
Il progetto nasce dalle crescenti esigenze in tema di sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente, e si propone di preparare imballaggi biodegradabili/compostabili in cui sia i film componenti (carta e film biopolimerico trasparente) che gli altri costituenti (adesivi, inchiostri, etc.) siano altrettanto biodegradabili/compostabili. Inoltre, ci si prefigge lo scopo di superare l’ostacolo della totale mancanza di trasparenza tipica degli imballaggi in carta per il settore tissue.
Il progetto si articola in diverse fasi (studio dei materiali costituenti più idonei, prove di preparazione e caratterizzazione in laboratorio, test preliminari di caratterizzazione meccanica, prove di inchiostrabilità e adesione/incollaggio, verifica e la messa a punto su apparecchiature industriali del processo, etc.) allo scopo quindi di ottenere dei nuovi film laminati polimero/carta con caratteristiche funzionali adeguate ed il requisito di biodegradabilità-compostabilità.
In questa pagina sono presentati i principali Progetti di Rilevante Interesse Nazionale ai quali l’Ateneo partecipa.
Lo scopo di questo progetto è valutare gli effetti dell’attuale esposizione umana quotidiana a ED (interferenti endocrini) singoli o combinati (PFOS e BPA) durante le fasi altamente sensibili a tale esposizione dello sviluppo prenatale. Combinando modelli animali e cellulari, analizzeremo i meccanismi molecolari attraverso i quali l’esposizione agli ED può alterare le cellule staminali perinatali, lo sviluppo degli organi, la capacità riproduttiva, l’asse neuroendocrino e le caratteristiche neurobiologiche e comportamentali, tenendo conto dei possibili effetti specifici del sesso.
I livelli di sicurezza di BPA e PFOS per la popolazione umana stabiliti da diverse autorità di protezione della salute mostrano disparità rispetto all’intervallo di esposizione: queste discrepanze generano preoccupazione tra gli scienziati e la popolazione in generale e sono alla base dell’urgente necessità di valutare da vicino l’impatto degli ED sull’uomo e salute ambientale. Una migliore comprensione dei meccanismi mediante i quali queste sostanze chimiche ambientali causano disturbi molecolari, come questi meccanismi interagiscono e se la visualizzazione delle specificità sessuali è essenziale per lo sviluppo di strategie di mitigazione e specifiche per sesso contro le malattie indotte da sostanze chimiche.
In particolare,
Gli interferenti endocrini (ED) sono composti che hanno la capacità di influenzare il sistema endocrino interferendo con la sintesi, la biodisponibilità e l’azione degli ormoni, alterando così la proliferazione e la differenziazione cellulare, lo sviluppo dei tessuti e diversi processi metabolici. Agli ED è stata anche attribuito un effetto nell’alterazione della programmazione fetale a livello epigenetico, che può essere trasmessa per via transgenerazionale e può essere coinvolta nello sviluppo di varie patologie croniche nell’età adulta, inclusi disturbi metabolici, riproduttivi, neurologici e comportamentali. Tra i principali ED, il bisfenolo A (BPA) e i composti perfluoroalchilici (PFAS) hanno avuto negli ultimi decenni un’ampia diffusione in tutto il mondo: queste sostanze sono altamente persistenti nell’ambiente, sono facilmente assorbibili ma solo lentamente eliminati dall’organismo. Sono utilizzati in processi industriali per la produzione di prodotti di uso quotidiano, principalmente in plastica per imballaggi alimentari: l’uomo è quindi inevitabilmente ed involontariamente esposto a BPA e PFAS attraverso il consumo di cibo venuto a contatto con la plastica. BPA e PFAS, ed in particolare il perfluorottano sulfonato (PFOS), sembrano esercitare effetti dannosi sulla salute umana. Le associazioni effettuate sulla popolazione umana indicano che l’esposizione “in utero” a contaminanti ambientali è associata ad esiti negativi in gravidanza o alla nascita. Inoltre, diversi gruppi di indagine in tutto il mondo hanno riportato anomalie della fisiologia riproduttiva femminile e maschile. Tuttavia, la tossicità degli ED rimane ancora dibattuta e i livelli sicuri di BPA e PFOS per la popolazione umana stabiliti da diverse autorità di protezione della salute mostrano disparità rispetto alla gamma di esposizione: queste discrepanze generano preoccupazione tra gli scienziati e la popolazione in generale e sono alla base dell’urgente necessità di valutare l’impatto degli ED sulla salute umana e ambientale. Una migliore comprensione dei meccanismi molecolari con cui questi inquinanti causano disturbi, come questi meccanismi interagiscono e se si manifestano con specificità legate al sesso (differenza maschi/femmine) sono essenziali per lo sviluppo di strategie di mitigazione contro le malattie indotte da sostanze chimiche.
Il progetto BIO-CHEAPER (BIOmasses Circular Holistic Economy APproach to EneRgy equipments) ha l’obiettivo di valorizzare energicamente, nell’ottica dell’economia circolare, differenti tipi di biomasse (lignocellulosiche e da scarti agro-industriali) tramite la realizzazione di impianti pilota innovativi a basso impatto ambientale.
In una prospettiva multidisciplinare, il progetto si concentra sul parlato disartrico, causato dal morbo di Parkinson idiopatico, generato da parlanti di due varietà di italiano che mostrano caratteristiche segmentali (consonantali, vocaliche) e prosodiche differenti. Il progetto ha lo scopo di: 1) identificare le caratteristiche fonetiche che incidono sull’intelligibilità e l’accuratezza del parlato, separando la variabilità dovuta alla disartria dalle caratteristiche dovute alla variazione sociolinguistica; 2) sviluppare prospettive e strumenti per la pratica clinica che tengano conto della variazione.
In a multidisciplinary perspective, the project focuses on idiopathic Parkinson’s disease dysarthric speech, produced by speakers of two varieties of Italian that show different segmental (consonantal, vocalic) and prosodic characteristics. It aims at: 1) identifying phonetic features that impact on speech intelligibility and accuracy, separating variability due to dysarthria from features due to sociolinguistic variation; 2) developing perspectives and tools for clinical practice that take variation into account.
Il progetto WEAKI TRANSIT si concentra su sistemi innovativi di mobilità condivisa per le aree a domanda debole. L’obiettivo è studiare la fattibilità, la pianificazione e la progettazione di servizi di trasporto condiviso a domanda (Demand Responsive Shared Transport Services – DRSTS).
The WEAKI TRANSIT project focuses on innovative shared mobility systems for weak demand areas. The aim is to study the feasibility, planning and design of Demand Responsive Shared Transport Services (DRSTS).
L’oggetto di ricerca consiste nelle trasformazioni di alcuni concetti della dogmatica giuridica, fra cui il soggetto di diritto, il rapporto fra diritto e istituzioni, la teoria del ragionamento giuridico, che risultano dal riconoscimento del concetto di vulnerabilità umana. L’unità ha ricostruito l’utilizzo della vulnerabilità sia in ambito giurisprudenziale che in ambito economico giuridico.
In particolare,
Il primo tema su cui l’Unità di Enna ha posto attenzione è quello dell’utilizzo del concetto di vulnerabilità all’interno del ragionamento giuridico. Il sentimentalismo giuridico è stata la cornice teorica in cui la tematica è stata affrontata ed i risultati sono stati illustrati in due articoli redatti dalla responsabile dell’Unità, Lucia Corso, rispettivamente: ‘Vulnerabilità, giudizio di costituzionalità e sentimentalismo’, Ars Interpretandi, 2: 57-76, 2018 e ‘vulnerabilità e concetto di diritto’ in Corso L., Talamo Giuseppina, Vulnerabilità di fronte alle istituzioni. Vulnerabilità delle istituzioni, Giappichelli, Torino, 2019, pp. 3-14.
Il secondo tema – che ha occupato in modo prevalente l’Unità di ricerca – è stato quello del rapporto fra vulnerabilità e istituzioni politiche. Qui si è dispiegata la natura multidisciplinare dell’Unità. La prof.ssa Giuseppina Chiara Talamo si è occupata di ricostruire il concetto di vulnerabilità nella letteratura economico politica. Il prof. Fausto Caggia ha affrontato il tempo della vulnerabilità di fronte alla rivoluzione digitale; i proff. Lucia Corso e Fausto Vecchio si sono occupati della vulnerabilità con riferimento alla crisi del costituzionalismo contemporaneo
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