La struttura di intermediazione denominata UKE PASS (Placement, Apprendistato e Servizi per l’inserimento lavorativo degli Studenti) è stata istituita presso l’Università Kore di Enna, nel gennaio del 2012, con l’obiettivo di sostenere le finalità educative dell’Ateneo favorendo, in particolare, le relazioni tra i propri studenti ed il mondo del lavoro, sia durante la frequenza dell’Università, sia nel periodo immediatamente successivo al conseguimento dei titoli accademici.
L’UKE PASS, sin dalla sua istituzione, ha offerto, da un lato ai propri studenti e dall’altro alle imprese la possibilità di creare un giusto raccordo tra domanda e offerta di lavoro per essere il più rispondente possibile alle esigenze e ai fabbisogni aziendali e alle competenze acquisite dai laureati.
Le attività principali della struttura, nel corso del tempo, hanno riguardano l’attivazione dei tirocini curriculari e post laurea, la gestione dei rapporti con le imprese attraverso la stipula di apposite convenzioni, il supporto e l’accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro attraverso l’attenta predisposizione dei CV degli studenti, i percorsi di counseling, l’aggiornamento periodico delle nuove competenze acquisite, il supporto alla gestione dei colloqui con la relativa attività di reportistica e monitoraggio al fine di individuare anche eventuali criticità di percorso.
Ulteriormente, altro elemento qualificante l’attività di UKE PASS, ha riguardato la promozione e l’organizzazione di incontri con imprese interessate a iniziative di recruiting, la promozione di workshop di orientamento al lavoro e alle professioni, il sostegno agli studenti e ai laureati per l’avvio in proprio di attività imprenditoriali, assistendoli nella fase iniziale di sviluppo dell’idea.
La struttura ha operato in un contesto socio-economico non particolarmente favorevole. Il territorio della provincia di Enna, infatti, si trova nell’entroterra siciliano in un’area a prevalente vocazione agricola, con un basso numero di aziende sebbene con una buona incidenza di aziende artigiane, con alcuni insediamenti produttivi nell’area industriale del Dittaino nei pressi della quale negli ultimi anni è sorto un importante polo commerciale, in un contesto geografico che continua a scontare il peso di indicatori economici non sempre positivi. Nel 2015, la provincia, poteva contare su un PIL pro-capite su base annua (ISTAT, 2015) pari a 12.763,00 euro a fronte di un dato medio nazionale pari a 23.870,00 euro, sempre nello stesso anno un tasso di disoccupazione pari al 21,5% contro l’11,9% nazionale, esportazioni sul PIL provinciale pari allo 0%.
Nonostante tali evidenze il territorio presenta differenti asset, ad esempio, con riguardo al turismo e ai beni culturali. Si pensi, tra tutti, ai centri di Morgantina e di Aidone, alla Villa Romana del Casale.
In tale contesto, ha assunto un ruolo di motore della ripresa economica e sociale l’Università Kore, che ha visto i primi corsi di laurea attivi nell’A.A. 2005-2006, e che ha provato a dare negli ultimi anni risposte accademiche e di studio ai giovani della provincia e non solo.
In seno alla Kore il ruolo svolto dalla struttura UKE PASS, è stato quello di promuovere il contatto tra gli studenti, e i neo laureati dell’Università con il mondo professionale, favorendo l’alternanza di momenti di studio e lavoro finalizzati a far conoscere in modo concreto il mercato del lavoro locale, nazionale ed internazionale e poter gestire in maniera competente e autonoma la propria ricerca attiva del lavoro, migliorare le competenze trasversali, fornire gli strumenti volti a fare acquisire maggiore consapevolezza della propria persona e delle proprie capacità per ricevere una formazione volta a creare e migliorare anche l’autoimprenditorialità. Come si può ben desumere prima dell’istituzione di UKE PASS il territorio non aveva mai avuto una struttura simile.
Lo sviluppo temporale delle varie attività, portate avanti dall’UKE PASS, ha fatto ricorso ad un approccio metodologico articolato in più fasi che può essere sintetizzato nel seguente modo: organizzazione e comunicazione delle iniziative, monitoraggio in itinere, eventuali momenti di formazione, auto-valutazione e supervisione dei tutor.
In linea con ciò, le varie iniziative condotte nel tempo sono sempre state orientate e concepite come momenti di approfondimento relazionale di argomenti di interesse: motivazione, autoefficacia, autovalutazione, definizione degli obiettivi formativi e di apprendimento per favorire l’occupazione e un efficace inserimento nel mondo del lavoro, definizione del setting, utilizzo degli strumenti, simulazione di colloqui di gruppo, preparazione dei video curricula e preparazione ai colloqui via skype ecc. In tal modo gli studenti hanno avuto la possibilità di applicare a casi reali le nozioni acquisite durante il percorso di studio, di conoscere e osservare in modo diretto le imprese attraverso le visite aziendali, fare esperienza nel mondo del lavoro durante il percorso di studio, mettere alla prova le proprie competenze e capacità imprenditoriali per un’eventuale collaborazione lavorativa.
I profili formativi degli studenti, infine, hanno trovano completamento grazie alle iniziative formative collaterali con l’obiettivo di trasferire anche le cosiddette competenze trasversali. Apposite azioni hanno riguardano il potenziamento delle c.d. soft-skills, delle capacità di problem solving, della creatività e del critical thinking. Queste ultime competenze sono ormai comunemente considerate tra le più importanti per il futuro e spesso si rivelano fondamentali nel mondo del lavoro.
Tra i soggetti coinvolti nelle varie attività ruolo di cruciale importanza hanno avuto le imprese, gli enti pubblici, gli ordini professionali e le associazioni di categoria. Normalmente il rapporto con i vari stakeholder è nato e si è sviluppato già durante i percorsi didattici degli studenti, attraverso l’attivazione dei tirocini e lo sviluppo di progetti congiunti, questi ultimi hanno permesso di finalizzare meglio i percorsi di studio in funzione delle esigenze del mondo produttivo e, allo stesso tempo, hanno consentito alle imprese di interagire con gli studenti facilitando il loro percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
Per rafforzare inoltre il rapporto tra il mondo accademico e quello del lavoro, l’Ateneo ha promosso, all’interno delle attività didattiche, l’analisi di casi aziendali e lo sviluppo di project work su tematiche specifiche, in particolare afferenti al management, gestione d’impresa, attraverso il coinvolgimento diretto delle aziende del territorio.
Con chiarezza sin dall’avvio, la struttura ha sempre concepito lo sviluppo delle varie iniziative nella prospettiva del public engangement nel tentativo di rafforzare sempre di più il rapporto tra l’attività didattica, scientifica e il mondo del lavoro al fine di minimizzare i fenomeni di mismatch che indicano un disallineamento fra le competenze in uscita dai percorsi universitari e le competenze richieste dal mercato del lavoro; l’over education ovvero il fenomeno di assunzioni, stage, tirocini curriculari, contratti a tempo determinato/indeterminato non in linea con il livello di studio e di formazione acquisiti con il raggiungimento della laurea triennale e/o magistrale.
Al fine di incentivare l’occupabilità dei laureati e migliorare altresì lo standard di qualità dei servizi offerti, l’UKE PASS, dal 2016, ha dato vita ad una esperienza unica nel panorama nazionale: la realizzazione della rete regionale del placement universitario. Unitamente agli uffici placement delle quattro Università siciliane di Palermo, Catania e Messina è stata creata una rete di coordinamento volta a creare un rapporto sinergico nell’ottica del rafforzamento dell’inserimento lavorativo dei laureati siciliani.
Obiettivi della rete sono quelli di:
L’impatto generato dalle attività descritte nel Quadro F, nell’ambito territoriale e nel periodo preso a riferimento, può essere distinto in relazione al valore aggiunto per i beneficiari e alla dimensione economica, sociale e culturale.
Tra i beneficiari delle azioni portate avanti da UKE PASS si individuano certamente le studentesse e gli studenti e le imprese. Un possibile esempio caratterizzante tale duplice benefico impatto è riscontrabile negli esiti della Convenzione (si veda l’allegato al Quadro L), sottoscritta tra l’Università e una delle principali realtà italiane operanti nel settore della consulenza legale e tributaria la TLS – Associazioni Professionale di Avvocati e Commercialisti (PwC member firm). Attraverso tale Convenzione la società ha reclutato laureati della Libera Università degli studi di Enna “Kore” stimolando il massimo impegno dell’Ateneo al mantenimento dei migliori livelli di formazione, al sostegno delle attività di mobilità internazionale, all’orientamento ai corsi di studio, all’avviamento al mondo del lavoro e all’intermediazione nel mercato del lavoro. In concreto gli studenti hanno beneficiato da parte di TLS di n. 6 stage curriculari retribuiti all’anno a partire dal 2016 che si sono tradotti in altrettanti contratti di lavoro subordinato a termine a conclusione dell’internship.
I risultati concreti di impatto di tale relazione hanno portato la TLS, dal suo canto, a beneficiare delle attività di formazione svolte dall’Università, nonché dello sviluppo di attività di ricerca in ambiti scientifici connessi con l’area di sua operatività economica e al trasferimento dei risultati di tali ricerche nello specifico ambito tematico del “transfer pricing”, consolidando e sviluppando, all’interno del territorio di Enna, una rete di collaborazioni a livello universitario, capaci di generare un contesto favorevole all’innovazione e allo sviluppo del capitale umano. Presso i locali dell’Università Kore di Enna dal 2017 è presente una divisione della società operante proprio nell’ambito economico del transfer pricing.
Con tale iniziativa la provincia di Enna, che come descritto in precedenza, nel 2015 contava lo 0% di esportazioni sul PIL provinciale si ritrova ad ospitare una sede operativa di una multinazionale che decide di stabilire presso l’Università il proprio centro studi sul transfer pricing, tematica che come noto riguarda i prezzi di trasferimento interni alle imprese operanti in differenti Paesi assoggettati a differenti regimi fiscali.
Non ricercando alcun nesso causale univoco alla fine del periodo osservato (il 2019), si segnala come secondo le rilevazioni ISTAT (2020) in Italia tutte le province hanno esportato beni – da Enna, con poco più di 8 milioni di euro, a Milano, con quasi 29 miliardi.
Altrettanto rappresentative possono essere considerate, per ciò che concerne l’impatto economico, sociale e culturale le diverse attività di creazione d’impresa nate all’interno della struttura quali il “Birrificio Artigianale 24 Baroni” e “Smart Island” (si vedano le video interviste di cui al link al Quadro L).
Il “Birrificio Artigianale 24 Baroni” nasce a Nicosia in provincia si Enna, l’anno di fondazione è il 2014, dalla volontà di due fratelli gemelli laureati in Economia Aziendale alla Kore di dare visibilità e prestigio al proprio territorio. L’idea imprenditoriale scaturisce da un’attenta valorizzazione di quello che il territorio può offrire, come ad esempio le materie prime di eccellente qualità, tra queste l’acqua, ricca di sali minerali che si addice perfettamente al prodotto, conferendo un’impronta decisiva alla birra donandole una rotondità unica. Nel 2018 grazie ad un percorso di sviluppo esponenziale il Birrificio per la prima volta esporta il proprio prodotto negli Stati Uniti e in vari Paesi europei.
Smart Island che oggi è una società iscritta alla sezione speciale del registro imprese in qualità di startup innovativa, ha come obiettivo principale quello di creare e distribuire delle nuove tecnologie che permettano ai consumatori e alle aziende della filiera agroalimentare di approcciarsi al mondo dell’agri-food in un modo più efficace e più tecnologico. Nel 2015 la start up ha ricevuto il premio StartCup Sicilia e successivamente è stata selezionata per la partecipazione al Premio Nazionale per l’innovazione raggiungendo la finale. Dal 2016 Smart Island ha deciso di intraprendere un percorso di accelerazione con Digital Magics, un incubatore di start up innovative certificato, quotato dal 2013 alla Borsa di Milano.
Guardando alle differenze derivanti dalle azioni intraprese, rispetto alla situazione di partenza in cui si è collocato il caso studio, nonostante risulti oltremodo difficoltoso un confronto, poiché prima del periodo preso a riferimento la struttura in questione si trovava nella fase di start up della propria attività, sono di tutta evidenza i dati mostrati nel successivo Quadro H rispetto al quale nel periodo precedente a quello osservato i vari indicatori erano tutti pari a zero.
Nel precedente Quadro G si è dato ampio spazio ai benefici derivanti in termini di positivo impatto delle collaborazioni stabilite con le varie aziende o enti attraverso la stipula di specifiche convenzioni. Nel periodo preso in considerazione le convenzioni di tirocinio di formazione e di orientamento stipulate con aziende sono state pari a oltre 1.500 unità. I tirocini attivati oltre 4.000.
Tra le convenzioni di particolare rilievo si segnalano:
Oltre ai percorsi di autoimprenditorialità avviati nel periodo 2015-2019, l’UKE PASS, ulteriormente, ha favorito la stipula di contratti di lavoro per 56 studenti.
I contratti di lavoro firmati hanno riguardato offerte provenienti da multinazionali di differenti settori industriali o di servizi è questo il caso di LIDL, di IBM e di TLS – PWC firm, rispettivamente nel settore della grande distribuzione organizzata, dell’informatica e della consulenza legale e tributaria.
Ancora, i contratti hanno riguardato offerte provenienti da imprese di rilievo nazionale come ad esempio la Generali Assicurazioni e di imprese con base locale tra cui Tecnosys, Fire Group e Gruppo Arena.
In un caso anche si è concluso anche un contratto con un ente pubblico, è il caso della società finanziaria a partecipazione regionale IRFIS.
In un altro caso l’occupazione si è ottenuta all’estero e in particolare presso il Museo d’Orsay di Parigi.
In un caso particolarissimo è stata proprio una start up nata all’interno dell’Università, Smart Island, a concludere un contratto di lavoro con una neo-laureata.
Nell’anno 2017, in particolare si sono stipulati n. 6 contratti di Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca nell’ambito del Progetto FIxO.
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