Dipartimento di Ingegneria e architettura Architettura Teoria e Storia del Restauro ICAR/19 (8 CFU) – (Architettura) Pds 2023-2024 – III anno

Home Didattica Corsi di Laurea triennali e Magistrali Architettura Frequentare il corso (Architettura) Pds 2023-2024 Teoria e Storia del Restauro ICAR/19 (8 CFU) – (Architettura) Pds 2023-2024 – III anno
Insegnamento Teoria e Storia del Restauro
CFU 8
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/19
Nr. ore di aula 64
Nr. ore di studio autonomo 136
Nr. ore di laboratorio NO
Mutuazione NO
Annualità III
Periodo di svolgimento I semestre
Docente Ruolo SSD docente
Teresa Campisi R.U. ICAR/19
Antonella Versaci P.A. ICAR/19
* PO (professore ordinario), PA (professore associato), RTD (ricercatore a tempo determinato), RU (Ricercatore a tempo indeterminato), DC (Docente a contratto).
Propedeuticità L’insegnamento è propedeutico al Laboratorio di Restauro del IV anno
Prerequisiti È consigliabile che lo studente sia in possesso delle competenze fornite dai corsi di Storia dell'Architettura I e II
Sede delle lezioni Facoltà di Ingegneria e Architettura
N Nome del modulo Docente Durata in ore
1 Sviluppo critico di teorie e prassi nel tempo. Applicazioni di prassi normative, e metodologie interdisciplinari Maria Teresa Campisi 40
2 Approfondimenti teorico-metodologici e grandi temi di attualità Antonella Versaci 24
Orario delle lezioni

L’orario delle lezioni sarà pubblicato sulla pagina web del corso di laurea:

https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore//index.php?_lang=it

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire le necessarie conoscenze storico-critiche alla base di ogni intervento sul costruito storico, propedeutico e necessario presupposto all’elaborazione del progetto di Restauro, da svolgere nel successivo Laboratorio, in cui verranno sperimentate le pratiche operative, discendenti dai presupposti critici a base dell’intervento. Lo scopo è di strutturare, attraverso la riflessione sul pensiero, sulle prassi operative del passato, la necessaria formazione di una coscienza critica a guida delle stesse, finalizzata alla primaria istanza della conservazione. In tal senso il corso affronterà le modalità in cui ogni epoca ha concepito il proprio rapporto con i significati del proprio passato storico, in relazione ai sistemi concettuali di riferimento ed alle modalità e casi di intervento realizzati (illustrati quali esemplificazioni), nonché in relazione alla concezione dell’architettura del tempo, al fine di comprendere il senso e le motivazioni a guida del progetto di conservazione, estese all’epoca contemporanea nell’illustrazione delle dialettiche della compatibilità fra conservazione/uso; conservazione/sicurezza; conservazione/innovazione.

 

Contenuti del Programma

[Modulo 1 – Sviluppo critico di teorie e prassi nel tempo. Prassi normative, e metodologie interdisciplinari per la conservazione del costruito storico]

 

L’insegnamento prevederà durante lo svolgimento del corso, l’espletazione di un’esercitazione applicativa, finalizzata alla formazione della capacità di redazione della ricerca storica, del riconoscimento delle fasi di stratificazione e degli eventuali interventi di restauro avvenuti, su casi di studio scelti quali oggetti dell’applicazione, preventivamente concordati con la docenza (tale fase prevederà una parte di testo ed una di elaborati grafici). Tale sezione prevederà l’illustrazione delle metodologie di redazione di testi, note ed apparati bibliografici. All’interno di questa sezione (ricerca storica) è prevista una giornata di visita a sedi d’archivio, al fine di esplicitare il carattere delle fonti archivistiche, le informazioni desumibili ed i metodi della ricerca d’archivio, anche in relazione alla recente convenzione dell’Università con gli Archivi di Stato presenti sul territorio, e delle modalità di costruzione di una dichiarazione di interesse di vincolo.

Si anticiperanno questioni di carattere interdisciplinare, utili alla lettura delle stratificazioni nel restauro, quali il metodo stratigrafico applicato agli elevati.

Una sezione sarà dedicata all’illustrazione delle tematiche normative, sia in riferimento alla legislazione attuale sui beni culturali che in relazione agli interventi sul patrimonio storico dei centri urbani e sul contesto paesaggistico con l’illustrazione anche delle specifiche linee guida del MiC, che prevederà l’illustrazione di questi da parte di funzionari della soprintendenza, in ruolo o fuori ruolo.

Nel dettaglio, il programma dell’insegnamento prevede la presentazione e trattazione dei seguenti argomenti:

 

  1. Prolusione al corso. Articolazione dell’insegnamento.
  2. Terminologia e questioni etimologiche. Restauro, Conservazione, Recupero, Valorizzazione, Monumento, Documento, Autenticità (impegno orario 3h)
  3. Concezioni e modalità di intervento su preesistenze dall’ età antica all’epoca medievale all’epoca rinascimentale, barocca e neoclassica (impegno orario 3h)
  4. La tutela negli Stati preunitari in Italia (XVIII-prima metà XIX sec.) (impegno orario 3h)
  5. Principi, strumenti e metodi della ricerca storica. Ricerca bibliografica, iconografica ed archivistica. Indicazioni per l’esercitazione. Visita all’Archivio di Stato (impegno orario 3h + 5h visita archivio)
  6. Il restauro stilistico in Italia e la “variante” del restauro storico (seconda metà – fine XIX sec.) La riscoperta del Medioevo e i completamenti in stile fra reintegrazione e nuova architettura (impegno orario 2h)
  7. La formazione delle posizioni conservative ed il richiamo all’etica: il mondo inglese (seconda metà – fine (XIX sec.). John Ruskin, William Morris e la SPAB (impegno orario 3h)
  8. Le posizioni del filologismo e la ‘teoria intermedia’ in Italia (fine XIX sec. – prima metà XX sec.) La strutturazione della tutela in Italia. Il pensiero di Camillo Boito ed i protagonisti in Italia (Alfredo D’Andrade, Alfonso Rubbiani, Luca Beltrami, ecc.) (impegno orario 3h)
  9. La cultura mitteleuropea del Restauro: Alois Riegl e Max Dvorak in Austria (impegno orario 3h)
  10. Revisione e consegna esercitazione (impegno orario 3h)
  11. Aspetti normativo-applicativi della disciplina. Problematiche normative e conflitti fra diverse istanze. Linee guida del Ministero della Cultura su ambiti condivisi: efficientamento energetico, prevenzione antisismica, accessibilità. Simulazione di domanda di richiesta alla soprintendenza (impegno orario 3h)
  12. Metodologie interdisciplinari per l’interpretazione delle fasi storiche, attraverso la lettura dell’apparato costruttivo: il metodo della stratigrafia degli elevati e l’archeometria (impegno orario 3h)

 

[Modulo 2 – Approfondimenti teorico-metodologici e grandi temi di attualità]

Il modulo propone una serie di approfondimenti tematici su punti salienti della disciplina, soffermandosi in particolare su alcuni aspetti emblematici della dottrina e/o della prassi operativa e su alcune questioni ancora aperte. Specifica attenzione sarà dedicata alla conservazione del patrimonio del XX secolo e al progetto per il costruito. Il rapporto tra antico e nuovo in architettura così come gli aspetti innovativi del restauro, le possibilità di adattabilità degli edifici antichi a nuovi usi saranno analizzati attraverso l’analisi di numerosi casi di studio. Ancora, si affronterà la questione, oggi sempre più attuale, del restauro dei parchi, dei giardini storici e del paesaggio agrario approfondendo approcci metodologici e modalità d’intervento volti ad assicurarne la migliore conservazione nel tempo, in un’ottica di sostenibilità e resilienza e ad elevarne gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accoglienza, nel rispetto dell’identità dei luoghi. Verrà, quindi, presentato il vasto panorama di Carte e documenti internazionali e nazionali concernenti la salvaguardia e la conservazione del patrimonio culturale datati tra il 1931 ed oggi. Seguendo il dibattito sulla conservazione architettonica come filo conduttore degli sviluppi teorici, si affronteranno più nel dettaglio gli strumenti riguardanti il patrimonio immobiliare storico, visto come elemento di cerniera tra il più vasto ambito della tutela ambientale del territorio e la variegata costellazione delle testimonianze oggettuali delle diverse epoche.

L’insegnamento include, infine, un approfondimento su un tema monografico legato alla storia e ai principi teorico-operativi del restauro urbano. Saranno discusse e messe a confronto la nascita e l’evoluzione della tutela urbana in Francia e in Italia, con riferimento da una parte a Luigi Angelini ed al piano di risanamento di Bergamo Alta e, dall’altra, all’origine e allo sviluppo dei secteurs sauvegardés in Francia.

Nel dettaglio, il programma dell’insegnamento prevede la presentazione e trattazione dei seguenti argomenti:

  1. Il restauro dei giardini, dei parchi storici e dei paesaggi urbani e rurali: approcci metodologici, migliori pratiche e criteri condivisi (impegno orario 4h).
  2. Corso monografico: storia e principi del restauro urbano tra Italia e Francia. Due casi a confronto: riflessione teorica, procedure, normativa (introduzione, impegno orario 2h)
  3. Corso monografico: storia e principi del restauro urbano tra Italia e Francia. Luigi Angelini e il piano di risanamento di Bergamo (impegno orario 4h)
  4. Corso monografico: storia e principi del restauro urbano tra Italia e Francia. Due casi a confronto: riflessione teorica, procedure, normativa: i secteurs sauvegardés e la salvaguardia urbana in Francia (impegno orario 4h)
  5. La conservazione del patrimonio del XX secolo e il rapporto tra antico e nuovo in architettura: analisi di casi studio esemplari, problematiche emergenti e soluzioni progettuali (impegno orario 4h)
  6. La conservazione dei beni culturali nei documenti italiani e internazionali: dalla ‘formalizzazione’ degli anni Trenta agli accordi del Dopoguerra, il dibattito culturale dalla Carta di Venezia del 1964 alla Carta europea del 1972, gli slanci internazionali tra remore e slanci, verso le nuove concezioni del patrimonio culturale (impegno orario 3h)

Orientamenti attuali nel restauro architettonico: aspetti teorici. Ripristino-Manutenzione, Restauro Critico, Critico-conservativo e Pura-conservazione (impegno orario 3h)

Risultati di apprendimento (descrittori di Dublino)

I risultati di apprendimento attesi sono definiti secondo i parametri europei descritti dai cinque descrittori di Dublino.

  1. Conoscenza e capacità di comprensione: al termine dell’insegnamento lo studente dovrà disporre della conoscenza degli elementi fondamentali delle discipline della conservazione e del restauro viste nei loro aspetti teorici, normativi e operativi.
  2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: lo studente saprà applicare le conoscenze teoriche acquisite durante l’insegnamento a situazioni concrete. Egli dovrà essere in condizione di individuare criticamente, da casi esemplari della storia del restauro, i principi di indirizzo delle tecniche di intervento. Sarà, quindi, in grado di partecipare a ricerche storico-archivistiche sul patrimonio architettonico e di lavorare in gruppi multidisciplinari per la progettazione preliminare di interventi di conservazione e restauro.
  3. Autonomia di giudizio: lo studente sarà in grado di valutare ed interpretare autonomamente le conoscenze teoriche acquisite durante l’insegnamento, osservare criticamente gli interventi eseguiti sui beni architettonici e culturali, valutare adeguatamente le fonti delle informazioni raccolte e formulare idee e soluzioni a problemi specifici, adattandosi ad ambiti di lavoro e tematiche varie.
  4. Abilità comunicative: lo studente disporrà di abilità comunicative e relazionali nei confronti di altri attori o professionalità coinvolte nell’opera di tutela e conservazione dei beni architettonici e culturali, dotandosi di un linguaggio appropriato e pertinente che gli permetterà di lavorare in gruppi multidisciplinari coniugando adeguatamente i saperi scientifici e umanistici, nonché abilità di sintesi e di analisi.
  5. Capacità di apprendere: il corso prevede che lo studente rafforzi le sue capacità di apprendimento e le conoscenze specifiche multidisciplinari che gli consentiranno di intraprendere studi futuri in piena autonomia. Tali capacità potranno svilupparsi grazie al forte carattere interattivo del corso. Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito un metodo di studio consone al raggiungimento degli obiettivi della conservazione sia in gruppo che autonomamente, nonché le capacità professionali necessarie per lavorare autonomamente e migliorare la propria formazione professionale.
Testi per lo studio della disciplina

Testi principali

Modulo 1

CARBONARA Giovanni, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli, 1997 (pp.49-100/161-230/443-451/453-465/511-560)

CARBONARA Giovanni, (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996, vol. 1, pp. 3-66

Testi autografi di singoli esponenti teorici del restauro, da scegliere in numero di due, di cui è richiesta la lettura e la conoscenza diretta, saranno indicati dalla docenza.

 

Modulo 2

CARBONARA Giovanni, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli, 1997 (pp. 497-642 e 641-692)

Antologia di testi e documenti (raccolta fornita dalla docente).

 

Testi di supporto (tali testi verranno esaminati lungo l’arco temporale di erogazione dell’insegnamento)

BOATO Anna, L’archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Marsilio, Venezia 2008.

BORIANI Maurizio (a cura di), Progettare per il costruito. Dibattito teorico e progetti in Italia nella seconda metà del XX secolo, Città studi edizioni di De Agostini scuola, Novara, 2008

CARBONARA Giovanni, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET, Torino, 2011

DI BIASE Carolina, Il degrado del calcestruzzo nell’architettura del Novecento, Maggioli, Milano, 2009

GIUSTI Maria Adriana, Restauro dei giardini. Teorie e storia, Alinea, Firenze, 2004

 

Metodi e strumenti per la didattica

L’insegnamento prevede modalità integrate di erogazione dei contenuti, attraverso l’alternanza di lezioni frontali svolte anche con l’ausilio di presentazioni powerpoint, seminari di approfondimento e visite di studio a cantieri di restauro di edifici storici. Le attività formative saranno impostate su una elevata interazione didattica degli studenti con il docente e tra di loro, al fine di promuoverne quanto più possibile un ruolo attivo. Durante l’anno verranno incoraggiate letture utili allo sviluppo di una conoscenza critica dei lineamenti essenziali della materia. Agli studenti sarà messo a disposizione del materiale didattico supplementare (slide del corso e dispense di approfondimento).

Modalità di accertamento delle competenze

L’accertamento delle competenze avverrà attraverso un colloquio orale sugli argomenti trattati dall’insegnamento, sulla base della bibliografia indicata, integrata dallo studio dei testi antologici forniti. A tal fine, verranno formulate tre domande, attinenti a tre differenti argomenti del programma, attraverso le quali lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una personale conoscenza critica della disciplina.

La valutazione finale tiene conto della preparazione mostrata nel corso della prova, vagliata in accordo con i descrittori di Dublino descritti nel presente documento.

Il voto sarà dato in trentesimi e varierà da 18/30 a 30/30 con lode, in funzione del livello di raggiungimento delle conoscenze, competenze e abilità indicati. Il voto sarà espresso, pertanto, secondo il seguente schema di valutazione:

– Ottimo (30 – 30 e lode): Ottima conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Ottima capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Eccellenti capacità espositive. Capacità di illustrare in modo coerente le esperienze applicative previste

– Molto buono (26 – 29): Buona conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Buona capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite e nell’affrontare nuove problematiche. Ottime capacità espositive. Capacità discreta di illustrare in modo coerente le esperienze applicative previste

– Buono (24-25): Buona conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Discreta capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Buone capacità espositive. Capacità sufficiente di illustrare in modo coerente le esperienze applicative previste

– Discreto (21 – 23): Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Limitata capacità di applicare le conoscenze acquisite in maniera critica a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Modalità schematiche di illustrare in modo coerente le esperienze applicative previste

– Sufficiente (18 – 20): Conoscenza sufficiente degli argomenti trattati e limitata capacità di applicare le conoscenze acquisite in maniera critica a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Modalità disorganiche e frammentarie nella redazione ed illustrazione delle esperienze applicative previste

– Insufficiente: Mancanza di una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati e di una altrettanto sufficiente capacità di applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Assenza o presenza di esperienza applicativa estremamente riduttiva

Date di esame

Le date di esame saranno disponibili nell’Agenda WEB dell’Università degli Studi di Enna Kore al seguente link:

https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore//index.php?_lang=it

Modalità e orario di ricevimento

Gli orari di ricevimento saranno pubblicati sulla pagina personale delle docenti:

https://unikore.it/cdl/architettura/persone-e-regolamenti/maria-teresa-campisi/

https://unikore.it/cdl/architettura/persone-e-regolamenti/antonella-versaci/

Indietro