Dipartimento di Ingegneria e architettura Gestione e protezione delle risorse territoriali e ambientali Rischio frana e pianificazione del territorio – Landslide risk and spatial planning ICAR-07 – GEO/05 (6+3 CFU) – (Gestione e protezione delle risorse territoriali e ambientali) Didattica erogata 2024-2025 – II anno – LM35 – Protezione Sostenibile Ambiente – Sustainable Protection of Environment

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Insegnamento RISCHIO DA FRANA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
CFU 3+6
Settore Scientifico Disciplinare GEOS-03/B - Geologia Applicata CEAR-05/A - Geotecnica
Nr. ore di aula 72
Nr. ore di studio autonomo 153
Mutuazione NO
Annualità II anno
Periodo di svolgimento I semestre
Docente Ruolo SSD docente
Valentina Lentini PA CEAR-05/A - Geotecnica
Francesco Castelli PO CEAR-05/A - Geotecnica
* PO (professore ordinario), PA (professore associato), RTD (ricercatore a tempo determinato), RU (Ricercatore a tempo indeterminato), DC (Docente a contratto).
Propedeuticità Nessuna
Prerequisiti È richiesto di avere acquisito i concetti fondamentali e le conoscenze di base della meccanica dei terreni e dei metodi matematici per l’ingegneria.
Sede delle lezioni Dipartimento di Ingegneria e Architettura
N Nome del modulo Docente Durata in ore
1 Basi di geologia applicata per l’analisi delle frane Castelli / Lentini 24
2 Rischio da frana e pianificazione del territorio Castelli / Lentini 48
Orario delle lezioni

L’orario delle lezioni sarà pubblicato sulla pagina web del corso di laurea:

https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore/index.php?view=easycourse&_lang=it

Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del corso sono l’acquisizione di conoscenze teoriche ed applicative per l’analisi e la modellazione del comportamento meccanico dei pendii naturali, artificiali, degli ammassi rocciosi e dei fronti di scavo.

Le conoscenze e le competenze acquisite nell’ambito del corso riguardano: a) la modellazione geotecnica del pendio, b) la valutazione del coefficiente di sicurezza del pendio mediante i metodi dell’equilibrio limite, in accordo con le prescrizioni delle NTC 2018; c) i principali metodi impiegati nella pratica applicativa per la stabilizzazione di versanti naturali oggetto di movimenti franosi; d) i principali strumenti di monitoraggio e controllo in sito dei pendii; e) le misure di prevenzione e mitigazione a livello territoriale nella gestione del rischio da frana f) le tecniche esecutive, le problematiche e le tipologie di opere di sostegno dei fronti di scavo; g) le verifiche di sicurezza dei fronti di scavo e dei diaframmi ai sensi della normativa vigente.

Contenuti del Programma

INTRODUZIONE AL CORSO. Richiami di meccanica delle terre.

ELEMENTI DI GEOLOGIA APPLICATA. Le frane e classificazione di Varnes. Nomenclatura delle frane. Morfometria di una frana. Fattori naturali ed antropici.

CLASSIFICAZIONE DELLE FRANE. Pendii naturali, pendii artificiali, fronti di scavo. Identificazione e classificazione dei fenomeni franosi. Descrizione fenomenologica dei diversi cinematismi. Individuazione delle cause del movimento con particolare riferimento al ruolo dell’acqua.

MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO. Richiami sulla resistenza dei terreni e sui principali mezzi di indagine per la caratterizzazione delle formazioni coinvolte nei fenomeni franosi. Monitoraggio dei fenomeni franosi. Suscettibilità da frana. Carte delle frane e della stabilità.

METODI DI ANALISI PER LA STABILITÀ DEI PENDII. Equilibrio limite: la posizione del problema. I metodi delle strisce. Il pendio indefinito asciutto, immerso in acqua in quiete, immerso in acqua in moto di filtrazione. Il metodi approssimati: equilibrio dei momenti (Bishop semplificato). I metodi approssimati: equilibrio delle forze (metodo di Janbu semplificato). Il metodo di Morgestern e Price. Il metodo di Spencer.

VERIFICHE DI SICUREZZA SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE (NTC18). Livelli di sicurezza e cinematismo critico. Pendii naturali e artificiali.

MECCANISMI  DI   DEFORMAZIONE   E   ROTTURA  DEI   PENDII   NATURALI.  Formazione  e propagazione della superficie di scorrimento. La rottura progressiva; frane di primo distacco e frane riattivate. La scelta dei parametri di resistenza al taglio da introdurre nelle analisi di stabilità: condizioni di drenaggio e natura della frana.

PRINCIPALI INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE DEI PENDII: criteri di scelta ed analisi degli interventi.

CONTROLLI E MONITORAGGIO. Metodologie di monitoraggio. Strumentazione geotecnica in sito per la misura degli spostamenti in superficie e in profondità (inclinometri) e delle pressioni neutre (piezometri). Esercitazioni relative alle verifiche di sicurezza dei pendii naturali, ed artificiali alla luce della normativa nazionale vigente

GLI AMMASSI ROCCIOSI. Sistema di classificazione degli ammassi rocciosi. Fattori che influenzano il processo e l’analisi del moto. Lo scivolamento planare in roccia e lungo intersezione di discontinuità. Il ribaltamento nelle rocce.

INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE DEGLI AMMASSI ROCCIOSI: Tipologie d’intervento. Criteri di scelta degli interventi di stabilizzazione. Interventi che riducono le forze in stabilizzanti. Interventi che aumentano le forze resistenti. Interventi di stabilizzazione mediante elementi strutturali profondi. Ancoraggi. Trincee e tubi drenanti. Ancoraggi e chiodature. Reti e barriere paramassi. Il ruolo della vegetazione e le moderne tecniche di ingegneria naturalistica. Misure e controlli.

OPERE DI SOSTEGNO: Tipologie e tecnologie dei muri di sostegno, palancole e paratie. Analisi della sicurezza di muri di sostegno. Verifiche SLU al ribaltamento ed alla traslazione, al carico limite della fondazione. Analisi della sicurezza di paratie a sbalzo e con ancoraggio.

Risultati di apprendimento (descrittori di Dublino)

I risultati di apprendimento attesi sono definiti secondo i parametri europei descritti dai cinque descrittori di Dublino.
1. Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso intende fornire le conoscenze sui metodi di analisi e sul dimensionamento delle opere che interagiscono con il terreno, mediante l’acquisizione delle nozioni di base per analizzare le problematiche relative agli interventi per la stabilizzazione dei pendii e dei fronti di scavo, con riguardo alle verifiche allo stato limite ultimo (SLU). Lo studente acquisirà la capacità di interpretare tipici problemi geotecnici, usare gli strumenti acquisiti in modo critico ed operare le scelte migliori nell’ambito delle tematiche oggetto del corso.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Viene significativamente sviluppata l’analisi del comportamento delle opere e della loro interazione con il terreno. Gli allievi svolgono un’ampia parte applicativa, dedicata all’uso di soluzioni numeriche e soluzione di problemi tipici nell’ambito del rischio da frana, per acquisire la capacità operare scelte progettuali adeguate a superare le criticità che pone il caso affrontato, mettendo a sistema le conoscenze tecniche di cui dispongono.
3. Autonomia di giudizio:
L’attività tecnico-pratica del corso pone gli allievi di fronte alle scelte tipiche della progettazione geotecnica. Gli studenti dovranno formarsi alla determinazione delle migliori scelte progettuali, valutare le alternative, le connessioni.
4. Abilità comunicative:
Capacità di sintesi e di collegamento tra gli argomenti studiati. Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti alle tematiche del corso. Sarà in grado di utilizzare la terminologia tecnica adatta per esporre in maniera chiara e rigorosa gli aspetti riguardanti la disciplina.
5. Capacità di apprendere:
Il corso prevede che gli allievi, pur avendo a disposizione alcuni testi principali a cui fare riferimento per lo studio, raccolgano informazioni e conoscenze da altre fonti che saranno indicate lezione per lezione. Tale aspetto è particolarmente importante nella logica dell’evoluzione della disciplina che richiede ai tecnici una continua specializzazione.

Testi per lo studio della disciplina

Testi principali:

  • Airo’ Farulla – “Analisi di stabilita’ dei pendii”- Hevelius Ed..
  • Desideri, S. Miliziano & S. Rampello – Hevelius Ed. “Interventi di stabilizzazione dei pendii” Edizioni CISM.
  • Lancellotta , Costanzo D., Foti S., “Progettazione geotecnica”, Hoepli, 2011
  • Materiale didattico a disposizione degli studenti: Dispense su alcuni argomenti del corso forniti direttamente dal docente agli studenti frequentanti.

Testi di approfondimento:

  • Clayton L.I., Milititsky R.I., Woods R.I., “La spinta delle terre e le opere di sostegno” (a cura di M. Cecconi e G.M.V. Viggiani) Hevelius Edizioni, (ed. 2006).
  • Picarelli “Meccanismi di deformazione e rottura dei pendii”, Ed. Hevelius, 2000.

Il docente indicherà agli studenti lungo l’arco temporale di erogazione dell’insegnamento, la rispondenza tra le nozioni impartite e il testo di riferimento e/o di supporto adottato.

Metodi e strumenti per la didattica

L’insegnamento è articolato in lezioni frontali, esercitazioni, in quest’ultimo caso anche attraverso la predisposizione di appositi elaborati. L’insegnamento si avvale, oltre ai testi indicati per lo studio della disciplina, dell’ausilio di materiale didattico appositamente predisposto dal docente sotto forma di dispense riguardanti specifici argomenti del corso. La frequenza dell’insegnamento è fortemente consigliata.

Modalità di accertamento delle competenze

L’accertamento delle competenze avviene attraverso un colloquio orale sull’intero programma del corso, comprendente la verifica delle conoscenze teoriche e la valutazione delle abilità progettuali, anche mediante l’analisi e la discussione critica delle esercitazioni pratiche svolte durante il corso. La giustificazione delle scelte progettuali sarà oggetto d’esame. Per questa ragione gli studenti dovranno essere capaci di esporre e difendere le soluzioni adottate.

Il colloquio si intende superato, con la votazione di 18/30, quando lo studente dimostra:

  • minime conoscenze tecniche di base sugli aspetti geotecnici;
  • capacità di autonoma applicazione dei metodi progettuali in relazione a semplici problemi di dimensionamento geotecnico;
  • capacità di applicazione delle conoscenze acquisite per formulare semplici valutazioni in relazione a fissati prerequisiti prestazionali.

Il voto di 30/30, con eventuale lode, è assegnato quando lo studente dimostra:

  • piena conoscenza degli aspetti geotecnici;
  • autonoma applicazione dei criteri e metodi di dimensionamento acquisiti anche in relazione a problemi geotecnici complessi;
  • capacità di autonoma elaborazione di giudizi tecnici basati sulle conoscenze
Date di esame

Le date di esami saranno pubblicate sulla pagina web del corso di laurea: https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore/index.php?view=easytest&_lang=it

Modalità e orario di ricevimento

Le date di esami saranno pubblicate sulla pagina web del corso di laurea:

https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore/index.php?view=easytest&_lang=it

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