Dipartimento di Ingegneria e architettura Architettura Laboratorio di Restauro ICAR/19 (10 CFU) – (Architettura) Pds 2023-2024 – IV anno

Home Didattica Corsi di Laurea triennali e Magistrali Architettura Frequentare il corso (Architettura) Pds 2023-2024 Laboratorio di Restauro ICAR/19 (10 CFU) – (Architettura) Pds 2023-2024 – IV anno
Insegnamento Laboratorio di Restauro
CFU 10
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/19
Nr. ore di aula 40
Nr. ore di studio autonomo 150
Nr. ore di laboratorio 60
Mutuazione NO
Annualità IV
Periodo di svolgimento Annuale, I e II semestre
Docente Ruolo SSD docente
Antonella Versaci P.A. ICAR/19
* PO (professore ordinario), PA (professore associato), RTD (ricercatore a tempo determinato), RU (Ricercatore a tempo indeterminato), DC (Docente a contratto).
Propedeuticità Teoria e Storia del Restauro
Prerequisiti È consigliabile che lo studente sia in possesso delle competenze fornite dai corsi di Storia dell'Architettura I e II
Sede delle lezioni Facoltà di Ingegneria e Architettura
Orario delle lezioni

L’orario delle lezioni sarà pubblicato sulla pagina web del corso di laurea:

https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore//index.php?_lang=it

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per poter eseguire lo studio analitico di una struttura architettonica complessa, in vista della elaborazione del progetto di conservazione. Essi dovranno a tal fine riconoscere i materiali costituenti le strutture e le finiture delle opere costruite; identificare le patologie che minacciano la conservazione dei beni architettonici; progettare ed eseguire il rilievo dello stato dei difetti delle opere architettoniche sulla base delle specifiche metodiche della disciplina; progettare e coordinare tutte le opere relative alla diagnostica preventiva per l’accertamento delle cause di degrado dei materiali e di dissesto delle strutture architettoniche; elaborare il progetto di restauro individuando per ogni situazione le cause che hanno causato l’insorgere delle patologie e le terapie di contrasto, con indicazioni relative all’impiego di tecniche e prodotti specifici, criticamente individuati per le sperimentate caratteristiche di compatibilità, distinguibilità e reversibilità; studiare il progetto di consolidamento delle strutture architettoniche individuando per ogni specifica situazione le cause che hanno determinato i dissesti e i provvedimenti di adeguamento o miglioramento strutturale necessari; elaborare il progetto di rifunzionalizzazione delle fabbriche storiche, individuando usi compatibili e adeguamenti tecnologici ammissibili; conoscere e applicare le metodiche di intervento del restauro alla scala territoriale, urbana, dei centri storici, dei parchi e dei giardini storici.

Contenuti del Programma

L’insegnamento ripercorrerà, attraverso casi studio concreti, il processo di formazione della cultura operativa del restauro, fornendo un quadro complessivo dell’evolversi delle concezioni ed esperienze che governano gli interventi sui manufatti architettonici e il loro contesto urbano, dalla loro ideazione fino alla valutazione delle ricadute sociali e ambientali ad opera conclusa. Saranno quindi approfondite le fasi e le tecniche di conoscenza del patrimonio da tutelare; la metodologia della progettazione del restauro architettonico e urbano; i concetti di minimo intervento, reversibilità, compatibilità; le problematiche legate alla ricostruzione archeologica della storia degli edifici; l’analisi ei materiali e dei fenomeni di degrado della materia, i problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento strutturale; le tecniche e tecnologie tradizionali e moderne di intervento, le questioni relative al cantiere storico e contemporaneo, gli aspetti di valorizzazione, fruizione e gestione dei beni culturali.

Nello specifico, l’insegnamento prevede la trattazione dei seguenti argomenti, suddivisi in macroaree:

1 Prolusione al corso 2h
2 Il progetto di conservazione e di riqualificazione del patrimonio esistente: presupposti, finalità 2h
3 Linee guida e aspetti tecnico-metodologici del progetto di restauro: la metodologia della ricerca storica 2h
4 Il Rilievo e le Forme di Conoscenza dell’Architettura per il Progetto di Conservazione. Tecniche tradizionali e innovative a confronto 4h
5 Indagini preliminari: metodi e finalità. Il rilievo materico-patologico: l’accertamento, la schedatura, la rappresentazione 4h
6 Il restauro del Moderno: un tema di attualità. Il rilievo delle patologie del calcestruzzo 4h
7 L’archeologia dell’architettura e il rilievo stratigrafico: un’introduzione di metodo. Finalità e applicazioni sugli elevati 3h
8 La conoscenza dei materiali e degli elementi degli edifici 4h
9 I problemi di umidità negli edifici: cause ricorrenti, effetti, diagnosi, interventi 4h
10 Tecniche per la conservazione delle superfici lapidee e dei calcestruzzi 4h
11 Il degrado del sistema strutturale degli edifici storici. La diagnostica strutturale e gli interventi 4h
12 Conservazione e Riqualificazione. Conservazione, Riuso, Adattamento funzionale e tecnologico, Permeabilità 3h

 

 

L’insegnamento prevede, inoltre, un ampio spazio consacrato alle attività laboratoriali. Gli studenti applicheranno le conoscenze apprese, attraverso un’esercitazione di gruppo legata al tema della conservazione, valorizzazione, fruizione e promozione di alcuni manufatti di interesse storico e culturale. Gli allievi, suddivisi in gruppi di tre/quattro studenti, saranno in effetti chiamati a svolgere un progetto di conservazione sugli edifici oggetti di studio concordati con la docenza.

Risultati di apprendimento (descrittori di Dublino)

I risultati di apprendimento attesi sono definiti secondo i parametri europei descritti dai cinque descrittori di Dublino.

  1. Conoscenza e capacità di comprensione: al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno disporre delle conoscenze necessarie per potere intervenire nelle varie fasi del progetto di restauro dell’architettura esistente, dopo averne studiato le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche che la compongono, individuando anche le eventuali cause dei fenomeni di degrado e suggerendo criteri e metodi per arrestarli. Essi sapranno poter operare le opportune scelte inerenti alla conservazione della materia, al ripristino, alla reintegrazione dell’immagine, all’uso di materiali e tecniche compatibili, al riuso e all’adattamento tecnologico e funzionale: tutte operazioni guidate da una regia progettuale che non esclude l’addizione contemporanea, intesa come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire e che mira al recupero dell’edificato, spesso abbandonato e in attesa di essere reimmesso nella vita contemporanea.
  2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: gli allievi avranno sviluppato capacità nell’osservazione e analisi del costruito storico. Essi saranno altresì capaci di riconoscere e rigorosamente descrivere lo stato di degrado della materia costruita, per poi scegliere tra le varie tecniche fisiche e chimiche per la determinazione delle proprietà dei materiali costituenti i beni architettonici, applicare la conoscenza teorica acquisita nel corso degli studi a situazioni concrete, partecipare a indagini diagnostiche per accertare lo stato di conservazione dei manufatti, lavorare in team multidisciplinari per la progettazione di interventi di conservazione e restauro e suggerire per ogni materiale osservato – laterizio, pietra, legno, ferro, pietra artificiale, cemento armato, intonaco ecc. – le tecniche di risanamento adottabili.
  3. Autonomia di giudizio: gli studenti saranno in grado di interpretare autonomamente i dati scientifici raccolti in seguito all’osservazione e all’indagine sui beni architettonici e culturali; formulare idee e soluzioni a problemi specifici sulla base dei risultati derivanti dalle indagini scientifiche; interagire con colleghi di altre discipline (storici, archeologi, restauratori, fisi ci, chimici, geologi, ingegneri, biologi, informatici); e adattarsi ad ambiti di lavoro e tematiche varie, vagliando e valutando adeguatamente le fonti delle informazioni.
  4. Abilità comunicative: le esercitazioni progettuali svolte, anche all’interno dei workshop condotti in sinergia con i colleghi dell’UPC-ETSAV consentiranno agli allievi di sviluppare la capacità di lavorare in gruppi multidisciplinari coniugando adeguatamente i saperi scientifici e umanistici. La giustificazione delle scelte progettuali sarà oggetto d’esame; per tale ragione gli studenti dovranno essere capaci di esporre e difendere le soluzioni adottate così esercitando e implementando abilità comunicative utili, in seguito, per relazionarsi con le professionalità e/o gli altri attori coinvolti nell’intervento di restauro.
  5. Capacità di apprendere: l’insegnamento, fondato su un forte carattere interattivo, prevede che gli studenti rafforzino le loro capacità di apprendimento e le conoscenze specifiche multidisciplinari che gli consentiranno di intraprendere studi futuri in piena autonomia. Alla fine dell’insegnamento, essi avrà acquisito un metodo di studio consone al raggiungimento degli obiettivi della conservazione sia in gruppo che autonomamente, nonché le capacità professionali necessarie per lavorare autonomamente e migliorare la propria formazione professionale.

 

Testi per lo studio della disciplina

MUSSO Stefano F., Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, 2010

 

Ai fini della redazione dell’esercitazione annuale del corso, gli studenti potranno consultare ulteriori testi di supporto, qui di seguito consigliati seppur in maniera non esaustiva:

CARBONARA Giovanni, Trattato di restauro architettonico, UTET (collana Trattato di restauro architettonico), Voll. I-VII, Torino, 1996

CARBONARA Giovanni, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico nuovo, UTET, Torino, 2011

GIURANI Ezio, Consolidamento degli edifici storici, UTET (collana Trattato di restauro architettonico), Torino, 2011

LAZZARINI Lorenzo, LAURENZI TABASSO Marisa, Il restauro della pietra (1a ed. 1986), Cedam, Padova, 1996

TORSELLO, Paolo B., MUSSO Stefano F., Tecniche di restauro architettonico, UTET (collana Trattato di restauro architettonico), Torino, 2003

 

Metodi e strumenti per la didattica

L’insegnamento prevede modalità integrate di erogazione dei contenuti, attraverso l’alternanza di lezioni frontali svolte anche con l’ausilio di presentazioni powerpoint, attività laboratoriali, workshop interdisciplinari, seminari di approfondimento e visite di studio ad archivi, biblioteche e cantieri di restauro di edifici storici. Le attività formative saranno impostate su una elevata interazione didattica degli studenti con la docente e tra di loro, al fine di promuoverne quanto più possibile un ruolo attivo. Durante l’anno verranno incoraggiate letture utili allo sviluppo di una conoscenza critica dei lineamenti essenziali della materia (atti di convegno, riviste di settore, ecc.). Agli studenti sarà messo a disposizione del materiale didattico supplementare (slide del corso e dispense di approfondimento).

 

Modalità di accertamento delle competenze

L’accertamento delle competenze avverrà attraverso un colloquio orale volto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati, le competenze terminologiche e disciplinari acquisite e la capacità di rielaborazione critica dei temi oggetto dell’insegnamento, applicati all’esercitazione assegnata. Gli allievi dovranno in tal senso illustrare gli elaborati realizzati e contraddistinti da indagine storica e fotografica, rilievo e restituzione grafica del manufatto e dei particolari architettonici, analisi e relativa mappatura dei materiali e del loro stato di conservazione, proposte di intervento di restauro e di riuso funzionale. Le tavole dovranno porre in luce le ricerche e le analisi effettuate e saranno eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee a identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio. Tali grafici dovranno essere correlati da una breve sintesi sugli argomenti approfonditi e le scelte adottate; altresì dovrà essere predisposta una bibliografia ragionata e un eventuale regesto documentario. Il lavoro complessivo dovrà essere archiviato su piattaforma multimediale appositamente studiata e sintetizzato sotto forma di video. Tutti gli elaborati, scritti e grafici, costituenti il lavoro finale del Laboratorio dovranno essere memorizzati su CD (Powerpoint o Autocad) o ridotti in copia cartacea (formato A4 o multipli) e consegnati al momento dell’esame per l’archiviazione.

L’esame si svolgerà in corrispondenza di uno degli appelli previsti nell’ambito delle sessioni di esame nelle date pubblicate sul sito web dell’Università.

La valutazione finale tiene conto della preparazione mostrata nel corso della prova, vagliata in accordo con i descrittori di Dublino descritti nel presente documento.

Il voto sarà dato in trentesimi e varierà da 18/30 a 30/30 con lode, in funzione del livello di raggiungimento delle conoscenze, competenze e abilità indicati. Il voto sarà espresso, pertanto, secondo il seguente schema di valutazione:

– Ottimo (30 – 30 e lode): Ottima conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Ottima capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Eccellenti capacità espositive e grafiche.

– Molto buono (26 – 29): Buona conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Buona capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite e nell’affrontare nuove problematiche. Ottime capacità espositive e grafiche.

– Buono (24-25): Buona conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Discreta capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Buone capacità espositive e grafiche.

– Discreto (21 – 23): Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti trattati. Limitata capacità di applicare le conoscenze acquisite in maniera critica a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Discrete capacità grafiche.

– Sufficiente (18 – 20): Conoscenza sufficiente degli argomenti trattati e limitata capacità di applicare le conoscenze acquisite in maniera critica a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche. Sufficienti capacità grafiche.

– Insufficiente: Mancanza di una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati e di una altrettanto sufficiente capacità di applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e nell’affrontare nuove problematiche.

Date di esame

Le date di esame saranno disponibili nell’Agenda WEB dell’Università degli Studi di Enna Kore al seguente link: https://gestioneaule.unikore.it/agendaweb_unikore//index.php?_lang=it

Modalità e orario di ricevimento

Gli orari di ricevimento saranno pubblicati sulla pagina personale della docente:

https://unikore.it/cdl/architettura/persone-e-regolamenti/antonella-versaci/

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