Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione Lettere (Curriculum Culture dell’antico, Curriculum Linguaggi della contemporaneità) Filologia italiana L-FIL-LET/13 (9 CFU) – (Lettere) pds 2024-25 – II anno – CURRICULUM LINGUAGGI DELLA CONTEMPORANEITA’

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Insegnamento Filologia italiana
CFU 9
Settore Scientifico Disciplinare LIFI-01/ B Filologia italiana
Nr. ore di aula 54
Nr. ore di studio autonomo 171
Nr. ore di laboratorio -
Mutuazione Mutua da curriculum Culture dell'Antico
Annualità II
Periodo di svolgimento II Semestre
Docente Ruolo SSD docente
LOKAJ RODNEY JOHN PO LIFI-01/ B
* PO (professore ordinario), PA (professore associato), RTD (ricercatore a tempo determinato), RU (Ricercatore a tempo indeterminato), DC (Docente a contratto).
Propedeuticità -
Prerequisiti -
Sede delle lezioni Dipartimento di Studi Classici, Linguistici e della Formazione
Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire gli strumenti necessari per comprendere la complessità della moderna disciplina denominata ‘filologia italiana’, ivi compreso il lessico tecnico d’uso, la capacità di lettura testuale, specie di testi antichi, con relativa introduzione alla paleografia.

Contenuti del Programma

Fondamenta: Glossario di filologia testuale; glossario retorico-stilistico; la constitutio dello stemma codicum; il metodo di Lachmann – aspetti utili e limiti; introduzione alla paleografia latina e italiana (con relativi esercizi di lettura); filologia d’autore – il Canzoniere petrarchesco; filologia attributiva; filologia digitale; intertestualità; Filologia dantesca.

Casi filologici: il quadrato del Sator e il ‘filologismo’; il ms. 338 Assisiate e il Cantico di frate Sole; i frammenti danteschi di Cerreto di Spoleto; Lorenzo Valla e la Donatio Constantini; Pietro Bembo e il De culice;

Risultati di apprendimento (descrittori di Dublino)

I risultati di apprendimento attesi sono definiti secondo i parametri europei descritti dai cinque descrittori di Dublino. All’esame orale gli studenti dovranno dimostrare di avere acquisito gli strumenti nozionali, lessicali e metodologici della disciplina così come questi sono descritti fra gli Indicatori di Dublino, i quali  sono:

  1. la conoscenza della complessità della disciplina denominata ‘filologia italiana’;
  2. la capacità di applicare tale comprensione e le conoscenze tecniche già apprese a testi e a contesti linguistici non strettamente contemplati nel corso delle lezioni;
  3. l’autonomia di giudizio nella valutazione di nuovi testi e contesti linguistici;
  4. le abilità comunicative adatte a parlare con cognizione e maturità scientifica dei fenomeni linguistici, testuali e codicologici contemplati durante il corso;
  5. la capacità di continuare ad apprendere nel campo della filologia sulla base degli strumenti e delle nozioni già appresi.
Testi per lo studio della disciplina

Filologia della letteratura italiana, Nuova edizione, Pasquale Stoppelli, Carocci editore, seconda edizione 2019

 

Oppure

 

Zaccarello, L’edizione critica del testo letterario. Primo corso di filologia italiana (Milano-Firenze, Mondadori / Le Monnier, 2017)

 

Ulteriori testi, fra cui i relativi glossari e gli articoli consigliati, saranno resi disponibili su  Unikorefad, scaricabili per lo studio in preparazione dell’esame finale. Tali testi sono: ‘Glossario di filologia testuale’; ‘Glossario retorico-stilistico’; Paolo Trovato, Archetipo stemma codicum; Attilio Bartoli Langeli Autografia e paleografia, in «Di mano propria». Gli autografi dei letterati italiani. Atti del Convegno internazionale di Forlì (24-27 novembre 2008), a cura di Guido Baldassarri, Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno Editrice, 2010 (Pubblicazioni del Centro Pio Rajna, 1: Studi e saggi, 18), pp. 41-60. Ristampato in ABL, Da Alcuino a Gigliola Cinquetti. Discorsi di paleografia, Padova, Edizioni Libreria Universitaria, 2020 (Storia e linguaggi. Collana diretta da Franco Cardini e Paolo Trovato, 36), pp. 193-206.

Metodi e strumenti per la didattica

Lezioni frontali

Modalità di accertamento delle competenze

L’accertamento di tutto quanto descritto sopra avviene tramite esame orale il cui esito è espresso in trentesimi. Il minimo per superare l’esame è 18 mentre il massimo è 30 con l’eventuale aggiunta della lode. Durante l’esame la commissione pone complessivamente quattro (4) o cinque (5) domande sui vari argomenti in programma atte a sollecitare una discussione vivace e puntuale. Per raggiungere un voto alto (28-30), oltre ai contenuti del programma, bisogna dimostrare di avere appreso anche il linguaggio tecnico della materia, parte integrante del corso, e di sapersi esprimere correttamente con la giusta cognizione scientifica. Per quanto attiene specificatamente alla paleografia, gli esaminandi dell’indirizzo classico saranno invitati a leggere e a commentare un segmento di manoscritto redatto in latino, mentre gli esaminandi dell’indirizzo moderno saranno tendenzialmente invitati a fare altrettanto in merito a un brano in italiano antico.

Modalità e orario di ricevimento

Venerdì: ore 11.30. È consigliabile concordare un appuntamento con il docente con largo anticipo per posta elettronica.

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