Il Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti (CUMED) in “Diritti in formazione: educazione, inclusione e cura dell’Infanzia e dell’adolescenza” nasce dalla collaborazione tra UNICEF Italia e il Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell’Università Kore di Enna ed è finalizzato a promuovere e garantire una corretta e adeguata formazione sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sui suoi principi ispiratori.
L’iscrizione al CUMED è gratuita e riservata a n. 120 studenti e studentesse dei corsi di laurea e laurea magistrale afferenti al Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell’Università Kore di Enna (CdL in Lettere, CdL in Lingue e culture moderne, CdLM in Lingue per la comunicazione e i servizi culturali, CdLM in Scienze della formazione primaria).
Un’ulteriore quota pari al 30% dei posti riservati agli studenti, cioè pari complessivamente a 36 posti, sarà destinata ai docenti della Rete KUSNet, alla cittadinanza e in particolare ai docenti di scuola di ogni ordine e grado.
È previsto l’ottenimento dell’attestato di frequenza al CUMED per coloro che avranno frequentato almeno 5 incontri su 7.
Gli studenti dei corsi di laurea e laurea magistrale afferenti al Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione che hanno frequentato almeno 5 incontri su 7 potranno ottenere il riconoscimento del CUMED nell’ambito delle ore relative alle attività a frequenza obbligatoria (seminari/attività formative) previste dal proprio piano di studi. Non saranno riconosciute ore per la frequenza di un singolo incontro.
contatti:
segreteria.sclf@
sede del corso:
Auditorium Pettinato, Edificio D, via Salvatore Mazza s/n, 94100 Enna – Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione, Università Kore di Enna
Modulo iscrizione per studenti Unikore:
https://docs.google.com/forms/
Modulo iscrizione per soggetti esterni a Unikore:
https://forms.gle/
Lezione 1 – 27 febbraio 2025, ore 14:00/17:00
Docenti: Laura Simonetti e Valentina Zerini (Ufficio Scuola e Università, Area Advocacy, UNICEF Italia)
I quattro principi cardine, i Commenti Generali e le Osservazioni Conclusive. Orientare le azioni che coinvolgono bambine, bambini e adolescenti attraverso la promozione dei diritti. L’ascolto e la partecipazione delle persone di minore età.
Lezione 2 – 06 marzo 2025, ore 15:00/17:00
Docente: Viviana La Rosa, professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale & Maura Maria Berrittella, PhD student in Processi educativi nei contesti eterogenei e multiculturali (XXXVIII ciclo)
Dagli esiti che giungono dalle più recenti ricerche pedagogiche, passando attraverso gli studi del cognitive criticism e delle neuroscienze, sono molteplici i riscontri che vedono nell’educazione alla lettura un’esperienza cruciale per la promozione di competenze empatiche e relazionali e nell’immersione nelle storie una via privilegiata per promuovere cittadinanza attiva e coesione democratica. A partire da queste premesse, l’intervento intende sollecitare la riflessione sull’esperienza della lettura e della narrazione nella prima infanzia come opportunità elettiva in vista dell’esercizio dei diritti e della promozione di processi partecipativi.
Lezione 3 – 13 marzo 2025, ore 15:00/17:00
Docente: Alessandra Lo Piccolo, professoressa ordinaria di Didattica e pedagogia speciale
“La famiglia adottiva è la promessa di una famiglia per sempre; si tratta di un percorso importante per non tradire di nuovo le aspettative di tanti bambini e bambine”. Monya Ferritti
L’ambito connesso alla salute delle persone di minore età è definito dalla CRC, così come quello dell’educazione che rappresenta un aspetto del prendersi cura. In tale direzione, il contributo intende approfondire gli aspetti di consapevolezza che le funzioni di cura e di genitorialità esigono nel riconoscimento di diritti inalienabili di bambini e bambine. Il tema, affrontato secondo una prospettiva sistemica, consente di dare un apporto scientifico al dibattito attuale sull’adeguatezza genitoriale nei diversi contesti – famiglia biologica, famiglia adottiva, famiglia affidataria; e in questa accezione la cura educativa che si esprime nel “rinforzare le competenze cognitive, etiche, immaginative, creative e critiche dei soggetti, per sostenerne la capacità di pensare le trasformazioni e di pensarsi in trasformazione” (Ferrante 2017), si impone per la sua necessità di essere garantita, supportata e promossa in maniera sinergica tra le Agenzie educative e la Comunità tutta, nell’assoluto interesse delle persone di minore età.
Lezione 4 – 20 marzo 2025, ore 15:00/17:00
Docente: Roberto Di Maria, professore ordinario di Diritto costituzionale
Il secondo millennio si è aperto all’insegna della particolare attenzione prestata dai Legislatori, a livello globale, al fenomeno della c.d. “vulnerabilità”, ovverosia delle molteplici condizioni di fragilità (cfr. personale, sociale, economica, etc.) in cui un individuo può venire a trovarsi: ci si è resi conto che nel pluralismo – che ha condizionato la nascita e lo sviluppo dei sistemi democratici moderni all’alba del XX secolo – si rispecchiano le profonde diseguaglianze che caratterizzano, ontologicamente, la società contemporanea. In tale contesto, la valorizzazione del c.d. “homme situé” – patrimonio comune di quelle costituzioni novecentesche di ispirazione “personalista” o “umanista” – assume allora una speciale importanza: l’insieme dei diritti (fondamentali) e dei doveri raccolti all’interno delle Carte fondamentali devono infatti essere interpretati, anche evolutivamente, al fine di assicurare la tutela dei soggetti fragili, appunto sulla base delle rispettive peculiarità o “specialità”. La declinazione socio-economica del principio di eguaglianza (sostanziale) diventa così lo strumento per assicurare le pari opportunità di successo nella formazione e nello sviluppo della personalità individuale. Un obiettivo che si realizza, innanzitutto, mediante la responsabilizzazione di quelle “formazioni sociali” nell’ambito delle quali si concretizza il predetto processo evolutivo: primariamente famiglia e scuola; ed a beneficio dell’individuo ancora in fase di formazione: le persone di minore età.
Lezione 5 – 27 marzo 2025, ore 15:00/17:00
Docente: Alessandro Romano, ricercatore di Didattica e pedagogia speciale
I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) in Italia rappresentano una sfida cruciale per l’inclusione sociale e la tutela dei diritti fondamentali. L’intervento didattico intende promuovere una riflessione, offrendosi come occasione di formazione, sul diritto alla protezione, all’assistenza umanitaria e alle cure sanitarie che la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce anche ai MSNA (artt. 22 e 24). Particolare attenzione sarà posta sulla dimensione della cura educativa, segnatamente quella che si realizza nei contesti di apprendimento formale, a scuola anzitutto, al fine di garantire a tutti i minorenni il necessario diritto all’istruzione (art. 28), come passaggio fondamentale per sostenere la realizzazione di un autentico processo di inclusione, in un quadro che privilegi il superiore interesse del minore (art. 3).
Lezione 6 – 03 aprile 2025, ore 15:00/17:00
Docenti: Filippo Romeo, professore ordinario di Diritto privato
Dall’inizio del nuovo millennio si è registrata una sempre più marcata emergenza educativa che ha assunto i tratti di una vera e propria crisi. Oggi si vive nel digitale e si respira la Rete senza sosta. Non esiste più un tempo on-line e off-line: siamo perennemente immersi nell’on-life. In questo scenario, i genitori si rivelano sovente incapaci di assolvere – soprattutto nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza – al fondamentale compito di orientare il percorso di sana crescita dei figli. I genitori di oggi, peraltro, tendono a esprimere nel proprio impegno educativo comportamenti dicotomici: da un lato tendono ad essere oltremodo protettivi e premurosi e, dall’altro, palesano atteggiamenti di distrazione. Emerge un quadro preoccupante. La famiglia – primaria agenzia educativa – appare sempre più in crisi e i genitori sempre più inadeguati. Nella dimensione on-life si impone, pertanto, l’esigenza di ripensare e rimeditare complessivamente il tema della responsabilità genitoriale.
Lezione 7 – 10 aprile 2025, ore 15:00/17:00
Docenti: Viviana La Rosa, professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale & Andrea Miccichè, professore associato di Storia contemporanea
L’intervento intende esplorare l’impatto che le guerre hanno su bambini e bambine come soggetti “mobilitati e mobilitanti” (Maida, 2017), ponendo l’attenzione sulla violazione dei loro diritti fondamentali, con particolare riferimento al diritto all’educazione e alla protezione. Valorizzando una lettura integrata tra storia e pedagogia, si analizzeranno le strategie messe in atto dalle istituzioni internazionali e nazionali per la tutela dei minorenni in contesti di guerra, nonché il ruolo cruciale delle politiche educative e la rilevanza dei processi formativi in vista dell’attivazione di processi di peacebuilding.
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